L’evoluzione della figura e del ruolo del medico come attore di azioni di cambiamento nel contesto sociale ne fanno oggi più che mai una risorsa per una società stratificata e veloce nelle trasformazioni. A fronte di questa complessità il medico non può essere relegato a funzione meccanica di prestazioni professionali, intese come obiettivi di produzione. La sua rivalutazione è uno snodo cruciale per i grandi mutamenti, a livello sociale ed economico che dominano l’attuale scenario italiano ed europeo Mentre la politica sembra solo voler gestire la crisi, l’emergenza, mostrandosi incapace di progettare la continuità dei percorsi assistenziali, oggi la Professione sanitaria può essere un determinante forte ed autorevole, funzionale ad un sistema di assistenza che valorizzi autonomia e competenza, puntando alla tutela della salute. La burocrazia in Sanità, miope sul ruolo della Professione, oltre ad aver prodotto un collasso culturale, di idee e di innovazione, non è più in grado di rispondere alla complessa domanda di salute e mina la sicurezza dei pazienti trascurandone i bisogni. E’ in atto una regia confusa tra aziendalizzazione spinta, ruolo e competenze delle Professioni sanitarie; la medicina difensiva e un contenzioso in forte aumento minano la relazione di cura. La formazione, nelle sue diverse declinazioni, è un elemento identificativo delle competenze, acquisite sia a livello universitario che post universitario; è dalla certificazioni delle competenze che derivano le relative responsabilità; per questo è un’esigenza non differibile uniformare gli studi nelle varie realtà accademiche, ripensando i percorsi formativi della Facoltà di medicina e chirurgia e dei Corsi di Studi delle professioni sanitarie.
La strada della FNOMCeO è quella della sintesi, e non dell’antitesi e della disgregazione, in un contesto storico in cui la confusione delle competenze e l’evasività delle risposte della politica non accolgono le domande della società che cambia. In questa cornice non priva di preoccupanti criticità, dal primo Consiglio Nazionale del nuovo triennio, condotto con pragmatismo e determinazione dalla Presidente Chersevani, emerge una volontà collaborativa, espressa all’interno di una Professione oggi chiamata ad un confronto su idee, obiettivi specifici e su comuni responsabilità. In questa logica la consigliera Calcagni ha prestato la sua voce alla presentazione dell’o.d.g. predisposto dal Comitato Centrale di recepimento e condivisione delle diverse e condivisibili istanze provenienti dalle varie componenti della Professione, primo documento di impegno programmatico di inizio mandato, contenente priorità e primi adempimenti ai quali è chiamata la Federazione. Da questi temi di dialogo nasce il documento conclusivo del Comitato Centrale del 5 Giugno scorso (con le mozioni presentate dai Presidenti Pagani, Pizza, Manfredi, Trucco e altri). Un’agenda di lavoro di cui è possibile riassumere in sintesi, i principali punti operativi:
–Il medico deve diventare protagonista nel processo di cambiamento in atto del sistema sanitario ed è necessario avviare una riflessione sull’evoluzione della sua figura nella società per assumere anche un ruolo strategico nel servizio della società stessa
–Richiedere al potere Legislativo la modifica dell’incipit del comma 566 dell’art.1 della Legge di Stabilità
–Richiedere un atto legislativo che riconosca al medico, nell’ambito delle equipe multiprofessionali, nel rispetto dell’autonomia e responsabilità di ciascuna professione sanitaria, un ruolo di leadership funzionale: la gerarchia funzionale è un valore aggiunto in termini di sicurezza ed efficacia per il paziente e il sistema
–Favorire ogni atto normativo e legislativo per il rafforzamento di quanto previsto al comma 2 e 3 dell’art. 3 del Codicedi Deontologia medica 2014 in merito all’attività medica
–Dedicare nel primo Consiglio Nazionale utile una sessione al tema della proposta di legge sull’agire medico e lavorare per la coerenza tra accesso alla Facoltà di Medicina, alle scuole di Formazione specialistica e alla Professione
–Portare a termine l’iter di copertura assicurativa per i giovani laureati quale facilitazione all’ingresso nella Professione
–Promuovere una rapida approvazione dei disegni di Legge sulla responsabilità professionale
–Contrastare un’interpretazione meramente economica dell’appropriatezza che è invece una espressione di garanzia della libertà, autonomia e responsabilità professionale
–Promuovere i contenuti della mozione sulla ricerca e sperimentazione animale
A cura di Luigi Conte – Cosimo Nume – Maurizio Scassola
Autore: Redazione FNOMCeO