Prestigioso cambio della guardia alla Direzione generale della Federazione nazionale degli Ordini: a Bruno Bugli, direttore dal 2002, succede Marco Cavallo, l’uomo che deve guidare la FNOM verso una nuova stagione “informatizzata” e – con ogni probabilità – verso il cambio di sede su cui la Federazione sta lavorando da tempo.
Dopo anni di direzione, Bugli, che ha attraversato il periodo difficile delle tensioni DelBarone-Falconi e il periodo del rilancio con Amedeo Bianco e con gli “Stati generali della sanità”, saluta il mondo ordinistico. Ed è un saluto, come sottolinea lo stesso Bugli, pieno di gratitudine: “Devo dire che sono stati anni ricchissimi, sia dal punto di vista professionale, che da quello umano, per i tanti rapporti importanti che ho vissuto. Dal punto di vista operativo, ho cercato di affrontare la complessità e le difficoltà in punta di piedi, puntando sempre all’accordo dei rappresentanti istituzionali, cercando di organizzare al meglio i servizi, dando fluidità ai processi interni e seguendo la Federazione nella sua ottica di presenza su territorio. E’ stato un processo lento, ma credo che abbia portato degli evidenti benefici”.
Il nuovo direttore, siciliano, classe 1967, ma trapiantato a Milano, è laureato in giurisprudenza alla Statale del capoluogo lombardo. Dopo un’esperienza in uno studio notarile ha ricoperto incarichi di prestigio in Regione Lombardia, prima nella Direzione della Presidenza, a stretto contatto con Roberto Formigoni, poi alla Direzione generale Sanità, infine è stato dirigente all’Ospedale di Varese, dove è rimasto fino al mese scorso. Con quale animo Marco Cavallo assume questo nuovo incarico? “Direi l’animo entusiasta che contraddistingue ogni nuova avventura ed esperienza”, risponde il nuovo direttore. “Arrivo in una Federazione che conosco perché ci siamo incrociati ed incontrati molte volte in questi anni ed ho sempre percepito il percorso della FNOM come importante e proattivo, perché promotore di iniziative, idee e progetti. Arrivare in questo luogo è quindi sicuramente una sfida da accogliere con convinzione operosa”.
In questo periodo di “affiancamento” con Bruno Bugli, Cavallo ha già trovato “una macchina avviata, un ambiente molto motivato e quindi pronto a recepire le indicazioni”. E quindi le prime concrete iniziative su cui sarà impegnato il nuovo direttore sono quelle di una “migliore organizzazione informatizzata: vorrei portare a termine in tempi brevi la nuova gestione del protocollo, del personale e della contabilità. Ovviamente senza portare mai in secondo piano gli input provenienti dal vertice politico”. Cosa porterà il nuovo direttore, dal punto di vista del personale temperamento, all’interno della realtà FNOM? “Sicuramente credo di portare un approccio che ho acquisito in Regione Lombardia: un atteggiamento risolutivo, un approccio orientato al risultato. Che credo sia il segreto affinché tutti possano svolgere al meglio il proprio mandato”.
Il passaggio di consegne tra i direttori generali, già sta avvenendo da qualche settimana, e vedrà nei prossimi giorni a Palermo, la prima vera uscita “pubblica” del nuovo direttore ad un Consiglio nazionale della FNOMCeO e ad un convegno pubblico. Ma, chiediamo a Bruno Bugli, quale è l’eredità lasciata a Cavallo di cui è più soddisfatto? “Sicuramente sono lieto di affidare al nuovo direttore un buon bilancio della Federazione. Ci abbiamo lavorato attentamente in questi anni ed oggi son soddisfatto di lasciare un sostanziale pareggio, che è la condizione ideale e migliore per poter gestire bene la Federazione nei prossimi anni. Condizione che, non dimentichiamolo, offrirà finalmente la possibilità di acquisire una nuova e più prestigiosa sede”.
Autore: Redazione FNOMCeO