FNOMCeO più forte nell’interlocuzione con la politica

Acclamazione. Così si è concluso il Consiglio Nazionale della FNOMCEO sabato 23 febbraio a Roma, dopo due giorni di lavori, intervallati dal Comitato Centrale.

Acclamazione convinta e partecipata sul documento conclusivo, che tutti hanno contribuito a scrivere e che segna la rotta sulla quale si muoverà la Federazione nei prossimi mesi. Nell’aria gli echi della campagna elettorale per le elezioni politiche anticipate.

Il documento, che abbraccia gli aspetti salienti e ‘critici’ della professione medica, sarà inviato a tutti i candidati nelle prossime elezioni alla Presidenza del Consiglio e a tutte le Istituzioni “nella consapevolezza che la crisi della professione si supera riaffermando il ruolo politico, sociale e civile delle organizzazioni professionali, in un rapporto tanto continuo e coerente con la società civile, quanto dialettico con i decisori politici e intransigente contro la cattiva politica”.

Cattiva politica che, oltre a compiere materialmente danni al Servizio sanitario nazionale, ovviamente non è in grado di risolvere alcuno dei problemi che affliggono la professione medica, ma anche i malati e le altre professioni sanitarie. Il documento è frutto di un lavoro di mesi, durante i quali la Federazione ha fatto rete con espressioni delle professioni e della società, attraverso tavoli di lavoro con le Associazioni dei malati, con quelle di tutela dei consumatori, con la Federazione Nazionale della Stampa, con Farmindustria e Assobiomedica, mentre collaborazioni istituzionali si sono avviate con l’AIFA, l’ANSSR, l’ISS, con gli Ordini e Collegi delle altre professioni sanitarie. Un lavoro sul quale i due giorni di CN a Roma sono stati un momento di confronto importante, da cui è emersa da parte di tutti la volontà di innalzare il livello del confronto con le Istituzioni politiche, perché “la buona politica in sanità” abbia la prevalenza sulla cattiva politica, che non piace né ai medici né ai malati.

Il dibattito, in alcuni momenti particolarmente costruttivo e appassionato, è ruotato attorno alla relazione e ai flash di Amedeo Bianco, nonché sulle 14 relazioni che alcuni Presidenti di Ordine hanno presentato e sottoposto alla discussione generale.

Tanta buona politica ci vorrebbe per governare un sistema sanitario che è anche un sistema economico, ha spiegato Bianco mentre i lavori si avviavano alla conclusione: “Un sistema che, alla fine, costa molto più degli oltre 100 miliardi di euro che siamo abituati a citare”. La Sanità, pertanto, è, tra pubblico e privato, un ‘sistema’ economico che già oggi vale qualcosa come il 12,4 per cento del PIL, “che vanta i tassi di innovazione tecnologica, di investimenti in ricerca e sviluppo, di valore aggiunto per addetto, di competitività internazionale su mercati strategici quali i farmaci, le tecnologie sanitarie, l’e-healt, eccellenze tecnico-scientifiche”. La Sanità è pertanto uno dei settori a più elevata innovazione del Paese. Tanta buona politica anche per agganciare alle dinamiche dello sviluppo il Sud e le Isole, portandole fuori dalle loro storiche disuguaglianze.

Ma come si pone la Federazione rispetto a questi obiettivi ‘alti’ per una ‘politica alta’? E’, questo, l’altro punto strategico del documento, laddove “il Consiglio Nazionale impegna il CC e il Presidente a promuovere a Roma, a giugno, l’organizzazione di una Conferenza Nazionale della Professione medica e Odontoiatrica aperta a tutte le rappresentanze professionali e a tutti gli interlocutori istituzionali e sociali presenti sui tavoli di confronto, con l’obiettivo di proporre al nuovo Governo e al nuovo Parlamento una piattaforma di proposte per il rilancio dei ruoli tecnico-professionali, civili e sociali dei nostri professionisti e dei nostri Ordini”. Bianco, nel riprendere questa sollecitazione, l’ha rilanciata: la Federazione è da subito impegnata per la buona riuscita dell’iniziativa a giugno, quando si ragionerà con il nuovo Parlamento uscito dalle urne, con il nuovo Governo e con il nuovo Ministro della Salute.

Nel documento si evidenziano in particolare quattro gradi questioni da affrontare, ponendole nell’agenda politica:



  • La ridefinizione dei rapporti tra le prerogative della politica e quelle della gestione.
  • La formazione universitaria pre e post laurea e l’abilitazione dei medici e odontoiatri.
  • Prevenzione e gestione del rischio professionale.
  • Centralità del ruolo del medico nei modelli operativi.
  • La riforma delle professioni intellettuali e degli ordini professionali. 

Come per il documento finale, lo stesso clima di condivisione ha accompagnato le 14 relazioni di altrettanti Presidenti di Ordine sui temi individuati all’avvio di questo percorso di elaborazione e di lavoro della Federazione. Eccole di seguito e riportate integralmente in altra sezione di sito.

Il dibattito sulle attuali problematiche dell’odontoiatria (Giuseppe Renzo, Messina).
Prospettive emerse dall’incontro con le Società scientifiche: obiettivi e agenda dei lavori (Luigi Arru, Nuoro).
Prospettive emerse dall’incontro con le associazioni di tutela dei consumatori: obiettivi e agenda dei lavori (Eugenio Corcioni, Cosenza).
Prospettive emerse dalla riunione con le Associazioni di tutela dei malati: obiettivi e agenda dei lavori (Francesco M. Avato, Pavia).
Stato attuale del confronto con l’Università sulla formazione pre e post laurea (Maurizio Benato, Padova).
Iter legislativo della psicoterapia nel SSN: una esperienza di tutela degli ambiti professionali del medico (Agostino Sussarellu, Sassari).
Rapporti tra la professione medica e industria biomedicale: le prospettive possibili (Geo Agostini, Rimini).
Rapporti tra la professione medica e l’industria farmaceutica: le prospettive possibili (Sergio Convenga, Grosseto).
Le medicine non convenzionali: le nuove ipotesi di regolamentazione (Mauro Melato, Trieste).
Le problematiche bioetiche emergenti sull’interruzione di gravidanza e sulla contraccezione (Antonio Panti, Firenze).
Ambiente e Salute: una nuova sfida per la professione. Il problema dei rifiuti (Giuseppe Miserotti, Piacenza).
Iniziative e progetti del dopo Caserta (Roberta Chersevani, Gorizia).
Formazione a distanza: risultati e prospettive (Luigi Conte, Udine).
Le nuove domande di tutela prevido-assistenziali (Emilio Pozzi, Bergamo).

Autore: Redazione FNOMCeO

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