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Foad Aodi (Area Affari Esteri OMCeO di Roma): lanciato il Manifesto OMCeO di Roma. “Sanità e integrazione per una Salute Globale” nell’apertura dei lavori del Convegno del 19 Ottobre

Foad Aodi avanziamo 2 proposte: di curare anche il disagio per guarire dalle patologie della povertà e di inserire quota su argomenti di sanità e immigrazione nell’aggiornamento con Ecm per i professionisti della sanità italiani e di origine straniera.

 

Si è svolto con grande successo di partecipazioni e contenuti  il 19.10 il Convegno sulle patologie più frequenti nei migranti e le emergenze sanitarie organizzato dall’OMCeO di Roma promosso dall’Area Rapporti con i comuni e affari esteri e le tre commissioni afferenti dove si sono confrontati specialisti, avvocati e esperti sulle patologie più frequenti tra i migranti e i rifugiati e gli aspetti medico legali e giuridici in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Roma.

Il convegno è stato aperto con la relazione di introduzione del Consigliere e coordinatore dell’Area rapporti con i comuni e affari esteri dell’OMCeO di Roma Foad Aodi nonché membro del registro esperti e del GDL Salute Globale presso la FNOMCeO dove ha illustrato il bilancio dell’attività dell’area da lui coordinata elencando riunioni, iniziative, incontri con comuni, municipi, Asl, ambasciatori e i due convegni organizzati il tutto in stretta collaborazione con il Presidente dell’OMCeO di Roma Antonio Magi, il vice presidente dell’OMCeO di Roma Pierluigi Bartoletti e il consiglio direttivo nonché con la costante e costruttiva collaborazione con il presidente della FNOMCeO Filippo Anelli.

Foad Aodi ha messo in evidenza l’importanza dell’aggiornamento professionale sulle patologie più emergenti e in sanità e immigrazione avanzando la proposta all’OMCeO di Roma, alla FNOMCeO e al Ministero della Salute  di inserire una quota di convegni e corsi d’aggiornamenti in queste temi a tutti i professionisti della sanità italiani e di origine straniera, inoltre ha  apprezzato ancora una volta che il convegno e tutte le relazioni hanno confermato che i migranti non portano malattie ma partono sani e circa il 95% si ammala in italia dopo il loro arrivo per questo bisogna curare il disaggio per guarire dalle patologie più frequenti e urgenti.

Le patologie più frequenti che sono state citate dai vari relatori, sono: Emergenza in medicina interna; Patologie da violenza sessuale; Gastrite e ulcera; Sindrome ansiose e depressive; Patologie cardiovascolari; Ernia del disco; Lombosciatalgia; Cervicobracalgia; Tendinopatia; Fratture e distorsioni non diagnosticate in tempo del tragitto; Patologie da Stile di vita e dieta nuove; Dermatite da contatto; Tosse, bronchite e laringite; Carenza in vitamine; Infezioni; Malattie della pelle; Patologie da scarsa igiene nell’ambito odontoiatrico, oculistico e otorinolaringoiatrico, inoltre  le donne in gravidanza non fanno gli accertamenti necessari per la paura di andare al Pronto Soccorso per questo c’è un alta percentuale di aborti clandestini. C’è anche un’alta percentuale di malattie trasmesse sessualmente tra chi frequenta le prostitute”.

Successivamente nella sua relazione Foad Aodi ha illustrato il Manifesto OMCeO di Roma: “Sanità e Integrazione per una salute globale”elaborato e proposto dall’Area rapporti con i Comuni e Affari Esteri e delle tre Commissioni afferenti (Salute e Cooperazione internazionaleMedici di origine straniera e collaborazioni interprofessionaliComuni Uniti)  e approvato dal Consiglio Direttivo OMCeO di Roma e che ci auspichiamo che anche la Fnomceo insieme agli altri albi professionali, regioni e comuni italiani e il ministero della Salute, il ministero dell’istruzione, ambasciate e comunità e associazioni e sindacati possano valorizzarlo e collaborare con l’OMCeO di Roma per estenderlo a tutti medici e cittadini a favore della buona convivenza e del diritto alla salute ,conclude il consigliere dell’OMCeO Foad Aodi

Autore: Redazione

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