Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato della Fondazione Onaosi, che traccia il bilancio di un decennio di vita. Un bilancio senz’altro positivo, sia in termini economici, sia di risultati. È infatti aumentato il numero degli assistiti, che da 3000 sono passati agli attuali 4200, e che, grazie al contributo della Fondazione, possono seguire percorsi di formazione qualificati.
L’Onaosi (Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari) nasce da un’idea di un medico di Forlì, Luigi Casati, che nel 1874 la illustra al Primo Congresso Nazionale dei Medici Condotti a Padova. Nel 1890 è promossa una sottoscrizione tra sanitari per mantenere e fare studiare cinque tra i loro orfani più bisognosi.
Oggi l’assistenza è estesa, oltre agli orfani e ai figli dei contribuenti e obbligatori e volontari inabili all’esercizio della Professione, anche ai figli dei contribuenti obbligatori che possiedano alcuni requisiti (www.onaosi.it).
Gli assistiti beneficiano di interventi diretti e indiretti volti a favorire la loro formazione: ammissione ai Convitti e Collegi universitari di Perugia e nei Centri formativi della Fondazione, contributi economici per sostenere gli studi, convenzioni con Università e Centri di Ricerca per specializzazioni post laurea e molti altri benefici.
Di seguito, il Comunicato della Fondazione Onaosi.
Autore: Redazione FNOMCeO
