Giornate di fuoco per Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia Romagna: martedì 22 maggio era, insieme al Premier Mario Monti, nelle aree colpite dal terremoto che, oltre ai 7 morti e 47 feriti, ha determinato 5.500 sfollati e il crollo di case e di capannoni industriali. Errani nell’accompagnare Monti tra le tendopoli messe su in emergenza, ha subito chiarito che “ci sarà un tavolo di lavoro tra enti locali e governo sul tema fondamentale della ricostruzione e in quel tavolo sarà posto il tema del patto di stabilità”.
Terremoto vero in Emilia, con altre scosse che si sono susseguite da domenica in poi proprio nelle zone già provate dalla prima scossa di magnitudo 5,9 e che ha fatto tremare un territorio ritenuto da sempre non a rischio sismico. Terremoto figurato invece a Roma, dove, in sede di Conferenza Stato-Regioni, di fronte alla seconda richiesta da parte del Governo di rinviare l’esame del riparto del Fondo sanitario 2012, i Presidenti delle Regioni hanno abbandonato il tavolo, giudicando il rinvio non sostenibile. Le parole di Errani: “Il nuovo rinvio è incomprensibile e grave. Serve una maggiore volontà di leale collaborazione. I pagamenti alle imprese sono da velocizzare e non da rallentare. Allo stesso tempo – ha ribadito Errani – resta forte l’impegno delle Regioni ma occorre una maggiore volontà di collaborazione”.
Insomma salta il tavolo e questa volta non è una questione di destra o sinistra alla guida delle Regioni. Le parole di Errani sono confermate anche da Romano Colozzi, assessore al Bilancio della Regione Lombardia e coordinatore della commissione Affari finanziari e Bilancio della Conferenza delle Regioni. Colozzi pone l’accento sullo stesso tema toccato da Errani: “In questo momento, in cui il Governo richiama a proposito dei ritardi dei pagamenti, bloccare il Fondo significa una cosa sicura: che le Regioni non saranno in grado di pagare i fornitori. Questo comportamento mi sembra proprio schizofrenico. Siamo interessati a capire quale sia la motivazione per la quale il Governo non vuole dare il proprio ok al riparto del Fondo santario 2012”. Colozzi ha precisato: “Non riusciamo a interloquire con il Governo che non si è presentato: è la prima volta nella storia della Conferenza Stato-Regioni che, su richiesta del governo, viene rinviato l’esame di un punto e che, alla convocazione successiva, l’esecutivo stesso non si presenti. Siamo quasi al dileggio istituzionale. Si ha quasi l’impressione – secondo Colozzi – che qualcuno nella compagine ministeriale non riconosca valore istituzionale a queste conferenze. Ogni volta o viene chiesto un rinvio o non si formulano delle risposte. Si pone dunque una questione più generale che andrà affrontata nel corso dell’incontro che il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha chiesto al premier Mario Monti e che dovrebbe svolgersi nelle prossime settimane”.
Autore: Redazione FNOMCeO