Interpellanza e risposta del Governo – Nell’interpellanza si rileva che entro pochi giorni, e concretamente il prossimo 15 marzo 2015 saranno trascorsi cinque anni dalla approvazione della legge 38 del 2010 recante “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il 19 marzo 2010. L’art. 8 della legge 38, al comma 1, parlando di formazione e aggiornamento del personale medico e sanitario in materia di cure palliative e di terapia del dolore afferma in modo chiaro e preciso che: “entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, ai sensi dell’articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni, individua con uno o più decreti i criteri generali per la disciplina degli ordinamenti didattici di specifici percorsi formativi in materia di cure palliative e di terapia del dolore connesso alle malattie neoplastiche e a patologie croniche e degenerative. Con i medesimi decreti sono individuati i criteri per l’istituzione di master in cure palliative e nella terapia del dolore”; la medesima legge, sempre all’articolo 8, comma 2, rende obbligatoria questa formazione nell’ambito dell’aggiornamento periodico del personale medico, sanitario e socio-sanitario, impegnato nella terapia del dolore connesso alle malattie neoplastiche e a patologie croniche e degenerative e nell’assistenza nel settore delle cure palliative, e in particolare di medici ospedalieri, medici specialisti ambulatoriali territoriali, medici di medicina generale e di continuità assistenziale e pediatri di libera scelta. In base all’accordo previsto dall’articolo 5, comma 2, della legge n. 38, per l’esercizio professionale nel campo delle cure palliative è obbligatorio aver acquisito una formazione specifica nel campo delle cure palliative. Si chiede se esista e sia tuttora attivo, un tavolo di lavoro presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che, di concerto con il Ministero della salute, abbia fissato con chiarezza gli obiettivi professionalizzanti, culturali e formativi che tutti i master in cure palliative e alla terapia del dolore, attivati sul piano nazionale, debbono soddisfare in modo omogeneo e di quali elementi disponga il Governo in ordine alle modalità e ai criteri con i quali avviene attualmente la valutazione del personale che lavora nel campo delle cure palliative. ANGELA D’ONGHIA, Sottosegretario di Stato per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, intervenuta in Assemblea il 13 marzo 2015 rileva che l’interpellanza in discussione verte sulle cure palliative e sulla terapia del dolore, argomento preso in considerazione dal legislatore con la legge n. 38 del 2010, che prevede specifiche misure al riguardo. Ricorda che la legge citata ha delineato il percorso per la realizzazione di un sistema organizzativo articolato per assicurare su tutto il territorio nazionale risposte socio-assistenziali anche di elevata complessità, che, in quanto tali, presuppongono un’adeguata formazione del personale che si trova ad interagire nel percorso di cura In tale ottica, parallelamente alla definizione delle reti di terapia del dolore e di cure palliative, si è reso necessario strutturare l’offerta formativa prevista dalla legge sopra citata per consentire al personale delle diverse categorie professionali di approfondire le specifiche competenze clinico-assistenziali e di ampliare le capacità di pianificazione e gestione dei percorsi diagnostico-terapeutici integrati. professionisti che operano in essa. In particolare, con l’accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 è stata individuata, per la categoria professionale dei medici – Area della medicina diagnostica e dei servizi – la disciplina di “cure palliative”, ai fini della regolamentazione concorsuale per l’accesso dei medici alle strutture all’uopo istituite e facenti parte della rete di cure palliative. Fa inoltre presente che per la primaria importanza della materia e per l’urgenza di formare e aggiornare professionisti qualificati in grado di affrontare con le appropriate modalità tematiche così complesse, tra gli obiettivi formativi di interesse nazionale, definiti dalla Commissione educazione continua medicina e dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, nell’ambito dei programmi e delle attività dell’educazione continua in medicina, è stato individuato il “Trattamento del dolore acuto e cronico. Palliazione”.
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