Giuseppe Renzo, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Nazionale (CAON), Walter T. Gwenigale, Ministro della Sanità della Repubblica di Liberia, Pierluigi Nardis, Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Liberia, hanno siglato mercoledì 23 gennaio, presso la sede della FNOMCeO a Roma, un accordo di collaborazione per la formazione di odontoiatri che opereranno esclusivamente in Liberia. Un vero e proprio “contratto”, articolato in sette punti, già presentato al ministero della Salute italiano e che troverà applicazione dopo l’emanazione di un Regolamento attuativo.
Ha spiegato Giuseppe Renzo: “Si tratta di un accordo che avvia iniziative in favore di un Paese amico. Daremo così l’opportunità a dentisti, collaboratori e altro personale di formarsi nel nostro Paese. Li ospiteremo ma potranno operare soltanto nel loro Paese d’origine. Noi ci preoccuperemo per trovare le risorse e i luoghi dove ospitare i giovani medici della Liberia. Questo accordo, siglato stasera, prevede l’emanazione di un regolamento di attuazione con il beneplacito del Ministero della Sanità della Liberia. Su questo progetto – ha concluso Renzo – abbiamo già l’OK del Ministero della Salute italiano, per cui non possiamo che andare avanti”. Renzo ha precisato che saranno coinvolte nel progetto le CAO provinciali.
L’accordo prevede la formazione e l’implementazione in campo odontoiatrico delle conoscenze e della operatività di personale medico; la formazione diretta di personale in via di formazione e ancora non medico; la formazione di personale ausiliario di supporto ai medici odontoiatri, agli odontotecnici, ai tecnici e riparatori delle varie apparecchiature, assistenti alla poltrona e infermieri.
L’accordo siglato a Roma, cui seguirà il Regolamento attuativo, prevede all’articolo 5: “l’abilitazione conseguita dai partecipanti per essere legittimati all’esercizio della pratica sanitaria, per la quale si sono specificatamente formati, esclusivamente sul territorio della Repubblica di Liberia e presso le sedi ivi individuate ed indicate, almeno per cinque anni”.
Autore: Redazione FNOMCeO