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FROMCeO Lombardia. Presa di posizione in merito alla sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di comunità

La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia ha inviato una richiesta di chiarimento indirizzata alla Regione Lombardia riguardo il piano attuativo “riconciliazione terapia farmacologica”.

In merito alla recentissima delibera di Regione Lombardia “Sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di comunità – servizi di telemedicina ed ulteriori determinazioni concernenti il piano attuativo riconciliazione terapia farmacologica“, della quale la FROMCeO è venuta a conoscenza solo attraverso i mezzi di informazione, si ritiene opportuno esprimere alcune considerazioni e chiedere delle delucidazioni:

  • Nel capitolo “I servizi di telemedicina” piano attuativo Vers. 1.0, nella parte dedicata alla “fase operativa”, appare evidente come dopo una fase promozionale, da parte del farmacista, delle prestazioni di tipo cardiologico segua una fase di arruolamento del paziente che potrebbe in qualche modo essere condizionato nella scelta delle prestazioni, viste le note difficoltà nell’erogazioni di prestazioni specialistiche sul territorio. Al MMG/PLS resterebbe il marginale ruolo di prescrittore su ricetta bianca della prestazione scelta dal paziente, opzione che potrebbe creare significativi problemi relazionali con il proprio assistito/a. Non si tratterebbe infatti di una prescrizione direttamente indicata dal MMG/PLS, all’interno di un percorso diagnostico terapeutico o di una concreta esigenza clinica, ma di una semplice trascrizione formale di un bisogno indotto dal farmacista.
  • I servizi di telemedicina possono essere richiesti fino a 3 prestazioni all’anno, per ogni tipologia di esame; non si riesce a capire il razionale della proposta visti i vincoli ai quali il MMG/PLS e gli specialisti sono soggetti nella prescrizione di ogni tipo di accertamento nel rispetto dei criteri di appropriatezza prescrittiva e della razionalizzazione della spesa sanitaria. Il fatto che le risorse allocate siano aggiuntive rispetto al fondo sanitario nazionale non ne giustifica un utilizzo casuale e potenzialmente inappropriato.
  • E’ previsto che il farmacista proceda alla registrazione del referto dell’esame eseguito in Farmacia sul FSE, previa autorizzazione del paziente e solo per la prestazione eseguita. Ci si chiede se nel processo di inclusione del referto nel FSE, gli altri dati del paziente siano visibili, in quanto la documentazione presente nel FSE è regolamentata da precise norme ordinamentali dettate dal Garante per la protezione dei dati personali
  • Sempre nel capitolo della telemedicina, nel paragrafo “fase organizzativa”, a proposito del ruolo dei farmacisti, si riporta testualmente: “I Farmacisti
    – Individuano l’infrastruttura tecnologica di proprio gradimento, opportunamente certificata in tutte le sue componenti per la specifica prestazione in sperimentazione, nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa vigente (DM 16 dicembre 2010 “Disciplina dei limiti e delle condizioni delle prestazioni analitiche di prima istanza e per le indicazioni tecniche relative ai dispositivi strumentali ai sensi dell’art. 1, comma 2, lettera d) del decreto legislativo n. 153 del 2009″.
    – Si avvalgono della Struttura Sanitaria Accreditata di propria scelta per la tele-refertazione dei dati acquisiti mediante i dispositivi medici di monitoraggio applicati all’Assistito.”Si chiede se la scelta, da parte del Farmacista, della struttura adibita alla refertazione dell’esame sia sottoposta alla trasparenza dei rapporti economici tra acquirente ed erogatore della prestazione, stante l’utilizzo di risorse pubbliche.
  • Ci sembra riduttivo inquadrare i MMG/PLS come partecipanti “in modo proattivo all’informativa verso i propri Assistiti sulla facilità e maggior accesso alle prestazioni di Telemedicina offerte nelle farmacie territoriali”, come riportato sempre nel capitolo della Telemedicina. A conclusione di queste brevi considerazioni, trattandosi di prestazioni territoriali rivolte alla cura della cronicità, riteniamo che nella programmazione di tali progetti, seppur sperimentali, sia necessario il coinvolgimento della medicina territoriale, principale responsabile della presa in carico del paziente cronico attraverso la predisposizione del PAI (piano assistenziale individuale) da parte del MMG/PLS. Bisognerebbe anche ricordare che stanno partendo sul territorio sperimentazioni, con il coinvolgimento della medicina generale e della specialistica, di telemedicina (in particolare teleconsulto e telemonitoraggio). Andrebbero analogamente incentivati da Regione Lombardia, con risorse aggiuntive regionali specificamente allocate, i numerosi Colleghi/e che già utilizzano, nelle forme associative, esami diagnostici di primo livello (Ecg, spirometria, ecografia, ecc.). E’ giusto anche ricordare che, nella legge di bilancio nazionale del 2020, erano stati stanziati 235 milioni di euro per dotare gli ambulatori dei MMG/PLS delle suddette apparecchiature sanitarie che con il loro utilizzo, dopo adeguata formazione, permetterebbero di dare un importante contributo alla riduzione delle liste di attesa, nel pieno rispetto dell’appropriatezza clinica. Tali risorse non prevedono, al momento, incentivazioni ai professionisti come invece previsto per le farmacie e quindi assume particolare rilievo la previsione, anche in modo indipendente, di specifiche risorse aggiuntive regionali. Si invita quindi il nostro Assessorato a farsi carico di queste nostre richieste in modo diretto e di fornire inoltre adeguato sostegno ai Ministeri competenti e in Conferenza Stato Regioni. Non è possibile, inoltre, esimersi dal segnalare come le discutibili iniziative poste in essere a favore dell’assunzione di nuovi ruoli da parte delle farmacie, stiano oggettivamente determinando demotivazioni dei MMG/PLS, con inevitabili conseguenze sulle scelte dei giovani colleghi che devono decidere se intraprendere un percorso di formazione post- laurea complesso e scarsamente incentivato.Restando sempre disponibili al dialogo e ad una fattiva collaborazione, cogliamo l’occasione per porgere i nostri cordiali salutiDr. Spata Gianluigi- Como (Presidente FROMCeO)
    Dr. Ravizza Pierfranco- Lecco (vicepresidente FROMCeO)
    Dr. Marinoni Guido – Bergamo
    Dr. Di Stefano Ottavio – Brescia
    Dr. Lima Gianfranco – Cremona
    Dr. Vaiani Massimo – Lodi
    Dr. Bernardelli Stefano – Mantova
    Dr. Rossi Roberto Carlo- Miano
    Dr. Teruzzi Carlo Maria- Monza Brianza
    Dr. Lisi Claudio – Pavia
    Dr. Innocenti Alessandro- Sondrio
    Dr.ssa Beretta Giovanna- Varese
    Dott. Andrea Morandi – Presidente FROMCeO Lombardia – Componente Odontoiatrica

Autore: Redazione

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