GIM, PALADINO DI UN SOGNO- Narrare la malattia oncologica e le pratiche di cura

Questo è il titolo della VI edizione – 2017/2018 di un concorso fotografico-letterario nato per promuovere la narrazione della malattia oncologica come esperienza di vita e testimoniare l’esistenza di un mondo costruito sull’attività di cura e del prendersi cura nella quotidianità delle persone ammalate di tumore. Gli elaborati di questo concorso saranno raccolti in un fondo che costituirà un materiale didattico prezioso, impiegabile in percorsi formativi di medicina narrativa.

L’iniziativa, della Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus di Biella (vedi) con sede in Via Malta 3, ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Biella, dell’OMCeO di Biella e della locale IPASVI

Il tema del concorso è: Il cancro come se fosse: un campo da gioco, un messaggero. una (ri)scoperta.

Possono partecipare pazienti ed ex pazienti oncologici, loro familiari e caregiver e operatori sanitari e sociali impegnati nelle pratiche di cura in ambito oncologico. Ogni partecipante potrà concorrere in una o più delle sezioni di narrativa, poesia e fotografia (vedi).

Gli elaborati dovranno essere identificati con un titolo e pervenire in formato digitale, unitamente alla domanda di partecipazione, entro e non oltre il 30 novembre 2017 all’indirizzo: concorsoletterario@fondazionetempia.org  

Non è previsto il versamento di una quota di partecipazione.

GIM è il nome di battaglia del partigiano biellese Elvo Tempia: un personaggio prima della Resistenza (vedi), e poi della politica (vedi) al quale la vita ha sottratto per cancro l’amato figlio Edo quando era già uomo fatto.

Anziché rinchiudersi in un dolore capace di prosciugare e annichilire, questo padre ha saputo cogliere gli stimoli culturali vaghi di cambiamento nel rapporto col cancro che circolavano all’epoca e hanno portato alle consapevolezze attuali.  Di più, questo uomo ha saputo cogliere gli stimoli positivi dell’arte (ad iniziare dalla narrazione del proprio vissuto) in un’epoca in un cui l’umanizzazione della medicina era ancora di là da venire… Ha quindi creato una onlus per offrire un aiuto umano concreto a chi si trova ad avere la vita sconvolta da questa malattia, impegnandosi personalmente nella Sanità pubblica biellese: vedi

Autore: Redazione FNOMCeO

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