Giuseppe Renzo: tre giorni per confrontarsi sull’Odontoiatria di domani

Tutta l’odontoiatria italiana il prossimo fine settimana si incontrerà a Roma per partecipare all’evento su “Riforma degli ordini e liberalizzazioni”. Un grande appuntamento suddiviso in più momenti di approfondimento, proposto dalla Commissione Albo Odontoiatri per confrontarsi e dialogare tra rappresentanze professionali, associazioni cittadini, istituzioni, giornalisti, cittadini. E’ lo stesso Giuseppe Renzo, presidente nazionale della CAO, a presentare le giornate di lavoro e dialogo che verteranno sui temi della riforma degli Ordini, dell’abusivismo, della liberalizzazione della professione. E che si presentano come sintesi del percorso svolto negli ultimi tre anni, un cammino “dove gli obiettivi raggiunti sono il frutto dell’impegno di molti e soprattutto delle capacità dei Presidenti e componenti le CAO Provinciali”.

Presidente Renzo, ci vuole illustrare il senso della tre giorni CAO di metà dicembre?
L’ultima Assemblea dei Presidenti CAO prima del rinnovo elettorale cade in un momento drammatico per il nostro Paese alle prese con problemi enormi legati alla crisi finanziaria internazionale. Anche il mondo delle professioni è investito dal vento di riforma ed è alla vigilia di una probabile rivoluzione copernicana per quanto riguarda il ruolo ed i compiti dell’Istituzione ordinistica. Forse non molti sono a conoscenza della scadenza imposta dal governo (estate 2012) entro la quale si dovranno riformare gli ordini pena il loro scioglimento. Un profondo mutamento che, seppur cadenzato in modo repentino, non ci trova impreparati.
Tutte le espressioni rappresentative della professione odontoiatrica, istituzionali , associative, culturali perfettamente coese sui fondamenti di questa mission sono pronti a fornire il proprio contributo all’interesse comune e da Medici posto al primo posto la tutela della salute dei nostri assistiti e generalmente dei cittadini.
In occasione di questa preannunciata assise, infatti, la professione odontoiatrica vuol dare forte il senso del proprio ruolo sociale a difesa della salute del cittadini dimostrando con i fatti e con le cifre che l’Ordine non è uno strumento di autotutela di privilegi corporativi degli iscritti, bensì un elemento insostituibile per garantire la salute e la qualità dell’”atto medico”.

A Roma si terrà un confronto aperto tra la professione odontoiatrica e le "controparti" e anche un dibattito tra lei e un giornalista "scomodo": sarà un dialogo o uno scontro?
Certamente le giornate del 16 e 17 non saranno improntate ad alcun formalismo rituale, ma costituiranno un elemento di riflessione e di approfondimento su temi che spesso sono conosciuti solo attraverso slogan e riserve mentali per cui il professionista della sanità farebbe parte di una improbabile casta di potere. Un confronto con chi rappresenta ed esprime il comune sentire, non soltanto un giornalista “scomodo”, m anche un rappresentante dei cittadini-consumatori. Un confronto , mi auguro, volto a far emergere fatti e non dicerie frutto di legende metropolitane. Confronto vero e non slogan. Rispetto della verità dei diritti di tutti , dentisti compresi. Nessuno scontro, quindi, ma certamente l’occasione per un confronto anche duro ma che siamo certi si rileverà proficuo per raggiungere il cuore dell’opinione pubblica che spesso nella nostra realtà ha solo una visione distorta e condizionata da pregiudizi.

Si sta per celebrare un "passaggio di consegne" interno alla CAO con elezioni in corso e nuovi volti in arrivo: quali sono le attività realizzate e gli obiettivi raggiunti e di maggior prestigio e soddisfazione per la professione?
Il passaggio di consegne non è altro che l’espressione più alta della democrazia ma sono certo che nel nostro campo la continuità sarà assicurata considerando la comunanza di impostazioni che contraddistingue i nostri professionisti. Non è facile parlare di “successi” quando facendolo si incorre in autoreferenzialità e facili o scontati alibi per il non fatto. Mi rassicura il fatto che gli obiettivi raggiunti sono il frutto dell’impegno di molti e grazie alla capacità dei Presidenti e componenti le CAO Provinciali. Certamente quelli legati ad un concreto riconoscimento del nostro ruolo da parte delle Istituzioni ministeriali ed universitarie, l’autonomia rappresentativa nelle diverse articolazioni interne al mondo ordinistico e nelle istituzioni che vedono la presenza attiva degli odontoiatri, i grandi risultati conseguiti nella lotta all’abusivismo ed al prestanomismo, l’impegno che sta dando risultati concreto nel combattere il “ turismo odontoiatrico”, l’accesso indiscriminato alla professione da parte di soggetti non correttamente formati, la conferma del ruolo dell’Ordine per quanto riguarda il controllo della pubblicità sanitaria e delle forme non corrette di odontoiatria low-cost. Molti di questi obiettivi non sarebbero stati raggiunti se non ci fosse stata piena e completa condivisione con le rappresentanze istituzionali ed associative di categoria. L’obiettivo più grande ed esaltante, infatti, è il raggiungimento dell’unitarietà della categoria. Nel rispetto dei diversi ambiti, ma in modo sinergico si sta realizzando il desiderio e la richiesta dei molti. Tutto ciò , si badi bene, non come punto d’arrivo, ma quale tappa che appena colta deve rappresentare un altro punto da cui partire per raggiungere altri obiettivi.

Il cammino per la creazione dell’Ordine degli odontoiatri si è momentaneamente interrotto. Quali saranno i prossimi passi ordinistici e professionali?
Il tema della riforma degli ordinamenti professionali riguarda, secondo quanto previsto dagli ultimi provvedimenti legislativi tutto il mondo delle professioni intellettuali. Siamo certi che sapremo far prevalere ipotesi di riforma che aggiornino e rilancino lo strumento ordinistico confermandone il ruolo di Ente pubblico diretto in primis alla tutela dei cittadini. Nell’ambito di questo grande disegno, che dovrà essere riempito di contenuti e condiviso questo percorso con i Medici Chirurghi, si inquadra anche l’obiettivo di raggiungere una autonomia piena dell’albo dei Medici Odontoiatri inserito nell’Ordine dei Medici e Odontoiatri, per quanto riguarda la gestione politica ed amministrativa, le competenze disciplinari, la previdenza e la rappresentatività.

La CAO ha scelto di creare un tavolo di dialogo e confronto di grande rilevanza istituzionale: le attività dei prossimi anni avranno questo stile di "forte istituzionalità"?
Il dialogo con le altre Istituzioni ha caratterizzato il lavoro della CAO Nazionale che è ormai riconosciuta come elemento di garanzia e di equilibrio da tutti coloro che si occupano a livello Istituzionale delle tematiche della salute e delle professioni. È un risultato, mi si consenta, di cui andiamo orgogliosi e che, sono certo, nella continuità o meno rappresenterà la strada maestra per chi è chiamato in CAO Nazionale saprà interpretare e rilanciare, traendo vantaggio dal patrimonio di credibilità e di rispetto che ci siamo guadagnati sul campo in questi anni di intenso e proficuo lavoro.

Autore: Redazione FNOMCeO

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