Sarà il Rapporto Eures-CAO, la prima ricerca statistica sull’abusivismo odontoiatrico, presentato dal Presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, Giuseppe Renzo, ad aprire, il 26 ottobre ad Arezzo, il Convegno nazionale dedicato a questo reato, e alle ipotesi di inasprimento dell’articolo 348 del Codice Penale, che lo punisce.
“Da molti anni, come CAO, chiediamo una modifica in senso dissuasivo dell’articolo 348 del Codice penale, che ad oggi sanziona con una multa irrisoria, di appena 516 euro, chi, non avendo titoli, si arroga il “diritto” di provocare danni alla salute psicofisica dei propri concittadini, lesioni a volte irrecuperabili”, spiega Giuseppe Renzo.
Tre sono i disegni di Legge all’esame del Parlamento che vanno in questa direzione: il n° 471 e il n° 730, presentati rispettivamente dall’onorevole Giuseppe Marinello e dall’onorevole Lucio Barani, che saranno ad Arezzo per illustrarli, e il n° 596, primo firmatario il senatore Franco Cardiello. Molti i punti in comune: tutti, in ogni caso, vanno nel senso di introdurre pene più severe e realmente dissuasive.
I Disegni di Legge di Marinello e Barani, inoltre, distinguono il reato di abusivismo in campo sanitario, ancor più grave perché mette in pericolo il bene costituzionalmente protetto della Salute. Il DDL 730 arriva a prevedere un nuovo articolo del Codice Penale, il 348 bis, che sanzioni l’esercizio abusivo della professione di medico e di odontoiatra con la multa da 5mila a 50mila euro e con la reclusione da 12 a 24 mesi, prevedendo anche la confisca delle attrezzature e dei beni mobili e il sequestro dei beni immobili utilizzati per il reato.
E i danni non sono solo quelli alla salute dei cittadini, ma anche alle loro “tasche”, ricaduta ancor più odiosa nell’attuale contesto di crisi globale. Per illustrali, al Convegno saranno presenti il Comandante Fedele Verzola e il Luogotenente Antonio Barraso dei Nas di Firenze che illustreranno, per la prima volta, quanto costino allo Stato le indagini sull’abusivismo odontoiatrico, il Capitano Marco Catalani della Guardia di Finanza, che computerà l’ammontare dell’evasione fiscale dovuta al fenomeno, e il direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità, Monica Bettoni, che porterà, nero su bianco, le spese che il Servizio sanitario nazionale si trova ad affrontare per le patologie indotte dai falsi medici e dentisti.
Autore: Redazione FNOMCeO