“Accogliamo con soddisfazione i risultati dell’indagine Fiaso-Rusan, che ci restituiscono finalmente un’immagine dell’etica in sanità ‘lontana anni luce dalla rappresentazione mediatica di un settore in preda a scandali e corruzione’, e aderente invece alla nostra esperienza quotidiana di medici e di rappresentanti ordinistici.
Ora è finalmente ufficiale quanto ripetiamo da tempo: i medici e gli infermieri dell’ospedale e del territorio colgono ancora un senso forte nella loro attività; antepongono l’interesse del paziente a quello economico, anche se sono consapevoli di come l’uso ottimale delle risorse sia indispensabile alla tenuta del sistema; sono orgogliosi di appartenere al servizio Sanitario Nazionale e percepiscono la centralità dei valori etici nell’agire quotidiano, respingendo con forza l’adesione alle cattive pratiche e aderendo invece con convinzione alle norme e all’etica.
Questi risultati dimostrano due dati di fatto: il nostro Servizio Sanitario Nazionale, a quarant’anni dalla sua istituzione, ha ancora una fibra sana, che ne garantisce la sostenibilità; e gran parte del merito di questa condizione di salute e robustezza va ai suoi operatori – i medici, gli infermieri e gli altri professionisti non coinvolti in questa indagine – che vi si dedicano con abnegazione, etica e convinzione. È questo il ‘cambio di passo’ che chiediamo: la riscoperta dei nostri valori fondanti e dell’orgoglio di essere medici e di ricoprire il nostro ruolo in un Servizio Sanitario Nazionale improntato ai valori dell’etica e della deontologia e alla centralità della relazione di cura”.
Così il presidente della Fnomceo Filippo Anelli commenta e rilancia i risultati dell’Indagine condotta da Fiaso, la Federazione di Asl e Ospedali, e da Rusan (Risorse Umane, Sanità, Servizi Sociali e Salute) sull’etica in sanità, presentati il 19 aprile a Bologna nell’ambito di Exposanità.
Ufficio Stampa Fnomceo: 0636203238 (3371068340- 347 2359608)
24 aprile 2018
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO