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Gli Ordini del Veneto in dialogo per offrire servizi migliori

A margine del meeting tra gli Ordini dei medici di Italia, Austria e Germania, i presidenti OMCeO del Nord-Est si sono incontrati a Bolzano per avviare un lavoro comune su vari ambiti della rappresentanza professionale, in particolare su una visione comune sull’educazione continua in medicina. Abbiamo chiesto a Maurizio Scassola, presidente dell’Ordine di Venezia e presidente regionale degli Ordini del Veneto, di illustrarci gli obiettivi e l’andamento di questo momento di lavoro transregionale.

Presidente Scassola, la scorsa settimana gli Ordini del Triveneto si sono incontrati a Bolzano a dialogare su una possibile condivisione di percorsi formativi: ci vuole dire di che si è trattato? Quali risultati ritenete di aver raggiunto?
Desideravamo verificare se gli OMCeO del Triveneto condividevano la necessità di analizzare ed esplicitare i propri modelli organizzativi nella prospettiva di poter offrire nuovi servizi agli iscritti. Gestire il futuro sistema dell’ECM, ad esempio, nell’ambito di un vero sviluppo professionale continuo, formare costantemente i componenti dei nostri organismi istituzionali ed il personale di segreteria, presuppongono una chiara analisi dell’esistente. Ci siamo riuniti in modo informale, amichevole ed abbiamo subito capito che intorno a questa idea vi è molto interesse. Abbiamo analizzato i dati riassuntivi di un questionario che avevamo inviato a tutti gli Ordini e che delineava l’assetto organizzativo delle nostre segreterie, individuandone i livelli contrattuali o di collaborazione esterna, i carichi di lavoro e le specifiche competenze. Tutti questo primo lavoro ci ha permesso di confrontarci con dati sino ad oggi poco o nulla conosciuti.

Lei ha sottolineato l’approccio unitario al tema organizzativo e segretariale dei vari Ordini: questo sembra un tema decisamente nuovo per il mondo ordinistico…
L’incontro di Bolzano è nato prioritariamente dalla volontà di confrontarci sui modelli organizzativi dei nostri Ordini, visto che è ormai un dato condiviso che anche le segreterie sono importanti strumenti delle nostre scelte di politica per la professione. Gli OMCeO del Triveneto sono convinti che vanno analizzati i futuri impegni gestionali-amministrativi e che questi devono revisionare il nostro modo di lavorare anche aggregando funzionalmente gli Ordini provinciali tra loro. La presenza del presidente di Reggio Emilia, Salvatore De Franco, ha poi arricchito il confronto che si è giovato della presentazione di una “esperienza sul campo”.

Regioni diverse, situazioni differenti anche dal punto di vista delle opportunità socio-economiche, diversi modi di concepire la professione medica: tra Friuli, Veneto e Trento-Bolzano sono più i punti di affinità o quelli di differenziazione?
Abbiamo subito trovato un nostro comune denominatore: la possibilità di progettare insieme nuovi modelli organizzativi funzionali ai futuri impegni. Possiamo ad esempio incominciare a pensare a collaborazioni che permettano a tutti gli Ordini, specie a quelli più piccoli, di offrire pari opportunità agli iscritti. Siamo ai primi passi, ma la partecipazione e l’impegno di tutti gli OMCeO del Triveneto ci danno entusiasmo e fiducia. Le differenze geografiche, culturali e organizzative sono sempre un arricchimento; anche noi ci consideriamo una comunità di minoranze.

Quali saranno i prossimi passi dopo questo inizio di dialogo interregionale?
Abbiamo già individuato una scala di priorità: dobbiamo approfondire l’analisi dei profili professionali dei nostri dipendenti e investire nella formazione per obiettivi specifici, offrendo anche alla Federazione nazionale spunti di riflessione e modelli organizzativi possibili. Non nego che uno degli aspetti più delicati, emersi nelle nostre prime analisi, riguarda il sistema ECM e il relativo carico di lavoro che graverà pesantemente sui nostri Ordini. Le nostre riflessioni potranno essere utili per la verifica e revisione costante del sistema. Devo sottolineare che il presidente Bianco con la sua presenza al nostro meeting, ci ha non solo gratificato, ma spinto nel proseguire su questa strada.

Autore: Redazione FNOMCeO

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