Il 17 luglio 2015 alle ore 14 presso l’Ufficio Odontoiatri della Federazione si riuniscono anche quest’anno gli Stati Generali dell’Odontoiatria: un incontro ai massimi livelli di rappresentanza degli Ordini dei Medici, delle Università, delle Società Scientifiche, delle Associazioni e dei Sindacati.
I temi al
centro del dibattito rappresentano le questioni più cogenti della professione:
Accesso ai corsi di laurea in Odontoiatria e Protesi dentari, i Problemi della
formazione, l’ Aggiornamento delle Raccomandazioni Cliniche, il Regime
autorizzativo per l’apertura degli studi odontoiatrici, l’Esercizio abusivo e
prestanomismo, le Linee guida in tema di legionella.
Un appuntamento annuale, ma che nel 2015 introduce elementi di novità. Quali nello specifico? Lo chiediamo al Presidente Cao Nazionale Giuseppe Renzo
Gli Stati Generali si vogliono presentare quest’anno in modo veramente nuovo. Cioè come organismo compatto e riconosciuto: sarà presentata anche una bozza di documento istituzionale di riconoscimento.
Inoltre da un po’ di tempo è chiaro che alcune delle vicende economiche e istituzionali d’impatto pubblico non solo interessano ma coinvolgono in prima linea il comparto odontoiatrico. Parliamo ad esempio della formazione: oggi i numeri della programmazione non possono più essere “aleatori” o legati agli interessi di altre componenti istituzionali, come le Università.
Gli stessi universitari hanno capito che in campo formativo non più prevalere un modello territoriale e disomogeneo, ma è necessaria una visione d’insieme, integrata. E soprattutto si è reso evidente il potenziale sovranazionale del dispositivo formativo: con la circolazione di competenze, di progetti e di idee a livello europeo, tenendo comunque ben ferma la questione della verifica dei percorsi formativi nei corsi di laurea italiani e stranieri che devono trovare compiutezza in un serio esame di abilitazione. Basti dire che il Ministero ha valorizzato questa nuova prospettiva di lavoro in formazione, istituendo una task force progettuale affidata a Italia e Portogallo. Cioè in altri termini si approda alla consapevolezza che laf ormazione deve essere un tavolo di confronto sovranazionale, di qualità certificata, e non un maldestro strumento di intese territoriali…
All’ordine del giorno poi il tema sempre dibattuto dell’abusivismo su cui la Cao nazionale interviene in modo deciso
Certamente è un argomento ampiamente sviscerato, ma non dimentichiamo che la questione affonda innanzitutto nella tutela dei diritti dei cittadini e dei professionisti. E ovviamente nella libertà di esercizio certificato della Professione. Sarà oggetto di approfondimento anche la questione del regime autorizzativo per l’apertura degli studi odontoiatrici, nel tentativo di arrivare finalmente a delineare un quadro normativo coerente e valido sull’intero territorio nazionale. Ed è in questa logica, che è primariamente di tutela della salute pubblica, che dobbiamo per esempio collocare la discussione delle Linee Guida sulla legionella, redatte dall’Istituto Superiore di Sanità, e argomento importantissimo non solo per la sicurezza ma anche per la ricerca e la pratica clinica.
Veniamo alle Raccomandazioni Cliniche, in fase di aggiornamento. A che punto siamo e quali gli obiettivi di queste consultazioni?
Parliamo innanzitutto di un insieme di regole organiche per la sicurezza e la qualità. Sono linee costruite in modo sinergico, attraverso un lavoro di confronto e di interscambio, tra Società Scientifiche, Cao nazionale, Sindacati. Queste norme sono state recepite dal Ministero, presso cui è stato attivato un tavolo di lavoro, e sono state presentate ufficialmente l’anno scorso. L’ obiettivo delle Raccomandazioni era stato quello di dare degli atti di indirizzo ai dentisti italiani sulle prestazioni odontoiatriche indicando una qualità minima delle prestazioni erogate. Non delle procedure obbligatorie, e nemmeno delle linee guida, ma delle indicazioni riconosciute sulle prestazioni odontoiatriche a tutto vantaggio per il paziente ma anche per il professionista che oggi ha a disposizione indicazioni chiare e riconosciute non solo sulle varie fasi cliniche che interessano la cura del paziente ma anche su aspetti deontologici, fiscali e della comunicazione. Oggi alcuni rappresentanti odontoiatri hanno evidenziato la necessità di aggiornare queste Raccomandazioni e così è stato riconvocato il tavolo ministeriale, che richiede senza dubbio un impegno costante dei rappresentati, ma in un’ottica di sempre maggior integrazione per arrivare ad una posizione unitaria, e univoca,di tutto il comparto odontoiatrico.
L’obiettivo di questi Stati Generali è dunque trovare risposte comuni e fornire soluzioni condivise guardando sempre alla tutela della salute dei cittadini.
Autore: Redazione FNOMCeO