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Governo della professione: Ordine e sindacati riprendono il confronto

Piena adesione degli esponenti del sindacalismo medico all’invito rivolto dal Presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco.
Giovedì 10 gennaio presso la sede della Federazione degli Ordini 25 Sigle sindacali, in rappresentanza della dipendenza, del convenzionamento e della libera professione, presenti per la FNOMCeO, oltre a Bianco, il Vicepresidente Maurizio Benato e il Segretario Roberto Lala, si sono riuniti per riprendere il discorso avviato nel corso del 2007 e che ha visto il suo momento focale nel workshop svoltosi nella seconda metà di settembre.


“Il motivo che ha spinto il sottoscritto ei colleghi del Comitato Centrale, a riunirci oggi intorno a questo tavolo – ha detto il Presidente della FNOMCeO – è noto: procedere sulla strada già tracciata del confronto e della condivisione tra le componenti professionali, prossimamente incontreremo le Società scientifiche, per rilanciare la questione medica ed affrontare unitariamente e con rinnovato vigore, le nuove dinamiche dei fenomeni sociali, culturali ed economici che si muovono dentro ed intorno al pianeta salute”.


“Tuttavia per dare maggiore valenza a questo nostro progetto abbiamo deciso di volgere lo sguardo anche al di fuori dell’ambito professionale e nella nostra agenda dei lavori abbiamo previsti incontri con altri soggetti che interagiscono con il mondo della salute. Mi riferisco agli Ordini e Collegi delle altre professioni sanitarie, alle Associazioni della Magistratura e dell’Avvocatura, all’Associazione della Stampa, alle Associazioni dei malati e quelle dei consumatori, ai rappresentanti dell’industria farmaceutica e dei prodotti biomedicali, in un percorso aperto e responsabile che dovrebbe portarci, intorno alla metà dell’anno, ad una Conferenza nazionale dei medici che abbia come obiettivo quello di ridisegnare ruolo, compiti, funzioni della nostra professione”.


L’incontro è stata l’occasione per puntare il dito su quelli che potremmo definire i nervi scoperti della categoria. Dalle liste di attesa, aspetto strettamente collegato all’appropriatezza prescrittiva, alla gestione e all’organizzazione delle strutture, alla diversa, rispetto al passato, relazione con i pazienti, al rapporto con le altre professioni sanitarie per quanto riguarda la definizione di ruoli e responsabilità.
I convenuti hanno ringraziato il presidente Bianco per l’iniziativa, pienamente condivisa. Tutti gli intervenuti, Lucà (UMSPED), Ramello (ANPO) , Martini (SNAMI), Campanozzi (CIMOP), Milillo (FIMMG), Mele (FIMP), Biasioli (CIMO- ASMD), Lusenti (ANAAO ASSOMeD), solo per citarne alcuni, hanno messo in evidenza la necessità ormai inderogabile per la categoria di affrontare i problemi in modo unitario, rifuggendo da qualsivoglia divisione contrattuale o di settore, con l’unico scopo di riappropriarsi del governo della professione e di ribadire la centralità della categoria all’interno della società. “E per fare ciò occorre ripartire da una completa rivisitazione del nostro percorso formativo – è stato osservato – ad iniziare dalla riorganizzazione della formazione pre e post laurea, dalla riacquisizione della formazione specialistica fino all’ECM, perché il ruolo civile e sociale del medico è oggi racchiuso nell’appropriatezza tecnico-professionale, nella sua capacità di poter rendere conto ai cittadini dello sviluppo della scienza medica”.
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“Sono consapevole – ha detto il presidente Bianco a conclusione dei lavori – dell’impegno che viene richiesto per portare avanti questo nostro progetto, soprattutto nei mesi a venire in cui i sindacali saranno impegnati nella contrattazione per il rinnovo dei contratti e delle convenzioni. Tuttavia ritengo che un segnale politico forte di ritrovata compattezza tra tutta la categoria, possa agire da volano e produrre effetti positivi anche sul piano sindacale”.
L’incontro si è concluso con l’impegno di creare un gruppo di lavoro, ( ogni sigla sindacale fornirà il nominativo del proprio delegato), per individuare le problematiche prioritarie che verranno condivise nella Conferenza nazionale della professione.

Autore: Redazione FNOMCeO

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