Secondo il direttore del programma Shaun Danielli, una collaborazione digitale su così vasta scala, pensata come strumento di empowerment del paziente, lascerà un segno significativo nella gestione del sistema sanitario, ma anche nel modo di affrontare le emergenze, di intendere il rapporto medico-paziente e di sviluppare percorsi integrati di cura.
L’HLP (vedi) è stato presentato in occasione della UK e-Health Week (vedi), evento dedicato alle ultime innovazioni nel campo della sanità digitale tra i più importanti della Gran Bretagna. Il progetto ha preso avvio all’inizio del 2015 su iniziativa del National Health Service e di 32Clinical Commissioning Groups (provider di servizi sanitari autorizzati dal NHS (vedi), ai quali hanno dato supporto 28 ospedali e una serie di istituzioni accademiche. Gli obiettivi principali della collaborazione digitale, che coinvolge quindi un numero rilevante di istituzioni sanitarie ed enti di ricerca della capitale, sono individuati nei seguenti: aggiornare i programmi di prevenzione e di salute pubblica, definire i programmi di cura sulla base delle specifiche esigenze dei cittadini, trasformare le modalità in cui le prestazioni vengono erogate. E se il principio ispiratore è il cambiamento radicale, gli strumenti deputati sono innovazione tecnologica e digitalizzazione, applicate allo scambio di dati e informazioni sulla base di precisi standard di sicurezza e interoperabilità.
Data l’estensione del bacino di operatori e utenti coinvolti, l’HLP è suddiviso in 13 programmi, ciascuno dei quali è strutturato intorno a specifici settori, di cui sono a loro volta individuate specifiche criticità e finalità: dalle cure oncologiche alla presa in carico dei pazienti psichiatrici, dalla gestione logistica dei servizi di cura e trasporto in caso di emergenze a quella economica di fondi e incentivi.
Quali saranno esiti e cambiamenti a lungo termine è prematuro dirlo. Nel frattempo, in rete, è possibile leggere i report semestrali, che riepilogano obiettivi e progressi segnalando i nuovi partner o ulteriori progetti di collaborazione.
Autore: Redazione FNOMCeO
