COMUNICATO STAMPA del 17 ottobre 2009
In un mondo in continua e vorticosa evoluzione, il medico è chiamato a dipanare questioni scientifiche, organizzative, economiche, etiche, persino antropologiche. In che modo? Con quale apparato culturale affronta queste variabili dalle quali dipende il funzionamento del sistema medico e sanitario?
A Padova, durante il Convegno “Pensare per la professione”, medici, bioeticisti, sociologi, filosofi, docenti hanno cercato, tutti insieme, di delineare la fisionomia del “Medico nuovo”, individuando, uno dopo l’altro, quegli “snodi cruciali” che determinano oggi le scelte in medicina e sanità.
Dopo tre giorni, ecco, nero su bianco, i cinque principi fondamentali che sono emersi dal dibattito:
- Società, Salute e Sanità evolvono in scenari e contesti complessi e adattativi in modo sincrono e correlato e il modello di erogazione delle cure si presenta sempre più integrato e articolato;
- La medicina non può e non deve operare come controparte della sanità, avendo entrambe scopi interdipendenti, interconnessi e circolari;
- In un mondo in cui il ruolo del contesto è sempre più importante, la medicina non può costituire una variabile indipendente, così come non può esserlo il mondo della malattia;
- È matura l’idea che gli scopi della medicina vadano definiti attraverso la coscienza: una coscienza bioetica che dovrebbe imporre limiti alla medicina nel suo contesto sociale e culturale;
- La medicina, cui viene continuamente rimproverato di essere sempre più una disciplina ingegneristico – riparativa, non può disgiungere l’obiettivo di efficienza da quello di efficacia e di equità nella tutela della salute;
“La parola d’ordine è integrazione” sintetizza il vicepresidente della FNOMCeO, Maurizio Benato, che è anche il presidente dell’Ordine di Padova. “Integrazione tra scienza, coscienza e sapienza, tra medicina e sanità, tra autonomia ed esigenze del paziente e scelte del medico, tra nuovi saperi e contesti sociali e culturali. Persino accettazione del rischio di errore come parte del procedimento medico, per una sua gestione e prevenzione concrete”.
Quindi, la dichiarazione conclusiva del presidente della Federazione, Amedeo Bianco: “Accogliamo tutte le suggestioni di questo importante incontro, per costruire quel ‘Medico nuovo’ capace di interpretare i grandi cambiamenti della Medicina, della Sanità e della Società, per riproporre, in questo rinnovato contesto, la missione di sempre: la tutela della salute”.
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Autore: Redazione FNOMCeO