Il comma 566 è un vero e proprio strappo di metodo e di merito all’art. 22 del Patto
della Salute 2014/16: un processo lento ma progressivo di
svalorizzazione del lavoro professionale nelle organizzazioni sanitarie,
medici compresi. Interviene così il Presidente FNOMCeO sulla scottante questione del comma 566 della Legge di Stabilità.
Il comma 566, insieme a tutti gli altri commi della Legge di stabilità 2015 applicativi del Patto della Salute 2014/2016, fu dichiarato dal Governo inemendabile nell’iter parlamentare della Legge di Stabilità, approvata, come noto, con un voto di fiducia. Non siamo stati consultati in generale nella stesura del Patto della Salute 2014/2016 ed in particolare sull’articolo 22, pur trattandosi di una materia assolutamente pertinente ai ruoli e alla funzioni della FNOMCeO e cioè la gestione e sviluppo delle risorse umane. Interviene così il Presidente FNOMCeO sulla dibattuta questione del comma 566 della Legge di Stabilità. Leggi l’intervento
I medici e tutti i professionisti sanitari hanno cessato di essere una risorsa su cui investire per diventare un costo su cui sforbiciare, sono considerati un problema e non una soluzione al problema della crisi dei sistemi sanitari e i confini delle loro competenze è stato assunto come un elemento di rigidità da superare laddove ostacola.
Il salto di paradigma rappresentato dall’incipit del comma 566 sulle competenze dei medici altera e rende volatili le regole di un processo di coevoluzione delle professioni sanitarie mai seriamente e responsabilmente perseguito.
Non c’è opposizione allo sviluppo di competenze delle Professioni sanitarie, con riconoscimenti di carriera ed economici a questi coerenti, ad un cambiamento dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari ma il fiorire di modellistiche, alcune delle quali ancora oggi senza convincenti prove di efficacia, non può superare il ruolo di leadership funzionale del medico nei processi e nelle attività di diagnosi e cura a fronte delle competenze tecnico professionali acquisite nel corso di lunghi e complessi iter formativi di base e specialisti e delle connesse responsabilità.
Questa leadership funzionale chiamata a garantire l’unitarietà, l’armonia, la qualità e l’efficacia degli esiti dell’intero processo non nega né gerarchizza le molteplici autonomie e competenze tecnico-professionali che intervengono ma le dispone in una matrice di responsabilità e potestà nelle organizzazioni sanitarie che si riconoscono tutte in una sola centralità: la tutela della salute della persona sana e malata.
Autore: Redazione FNOMCeO