Il Nomenclatore Odontoiatrico 2008: uno strumento di trasparenza nel rapporto di fiducia tra l’odontoiatra e il suo paziente
Riuniti a Roma, gli odontoiatri italiani presentano il nomenclatore odontoiatrico 2008, realizzato dalla Commissione Albo Odontoiatri (CAO) in collaborazione con il Comitato Intersocietario di coordinamento delle associazioni odontostomatologiche italiane (CIC).
Migliorare il rapporto di fiducia tra medico e paziente: ecco il filo rosso dei seminari che la FNOMCeO sta tenendo al Jolly Hotel HN (ex Leonardo Da Vinci) di Roma. E mentre i medici studiano, insieme al sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio e al senatore Ignazio Marino, gli strumenti per una riforma “possibile” della responsabilità professionale, gli odontoiatri varano il “Nomenclatore delle cure odontoiatriche”.
Dalle biopsie alla scialometria, dalla chirurgia implantare alle protesi: il nuovo Nomenclatore è la summa di tutte le prestazioni dell’odontoiatria, ciascuna spiegata in maniera dettagliata e in termini comprensibili anche ai non addetti ai lavori.
“Il Nomenclatore è uno strumento snello e facilmente consultabile – spiega il presidente CAO (Commissione Albo Odontoiatri) nazionale, Giuseppe Renzo – e sarà un valido ausilio per l’esercizio della professione e per la consultazione in caso di contenzioso. Ma soprattutto costituisce un forte richiamo etico verso il paziente”.
Il nomenclatore, infatti, definendo, voce per voce, quali sono e in che cosa consistono le opere professionali che un odontoiatra può prestare, costituisce un’importante tutela del paziente contro l’abusivismo.
“Altra cosa è il tariffario – continua Renzo – la cui opportunità ci riserviamo di valutare successivamente e che va contestualizzato, altrimenti utile solo per chi vende merci e prodotti, e non per chi eroga prestazioni intellettuali. Altra cosa ancora il tempario, che
mortifica il rapporto empatico con la persona e trasforma un’arte in un artigianato”.
Ecco quindi che il Nomenclatore diventa prezioso strumento di trasparenza nel rapporto tra l’odontoiatra e il suo paziente, con una duplice valenza: quella di sensibilizzare all’uso di un linguaggio facilmente comprensibile e quella di definire con chiarezza le voci a cui poi si riferiranno gli onorari.
“La libera professione ha sinora assicurato ai cittadini la libera scelta del proprio medico di fiducia – chiosa Renzo -. È questo un diritto da garantire anche in futuro, se si crede nei valori fondanti l’Alleanza Terapeutica, vera tutela del bene Salute. L’alternativa sarebbe scadere in rapporti contrattuali di tipo mercantile”.
“È questo un principio fondamentale – conclude il presidente CAO – con il quale si chiude virtualmente il cerchio di un percorso che, partendo dalla formazione pre-laurea e proseguendo con l’aggiornamento, ha come obiettivo finale un professionista con una solida preparazione etica e deontologica, un adeguato approccio empatico, un’eccellenza clinica anche in campi come la prevenzione delle patologie del cavo orale”.
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Comunicato del 19 dicembre 2008
Autore: Redazione FNOMCeO