Sono 24 i nuovi Presidenti di Ordine sui 106 Ordini provinciali. Tra essi 4 nuove donne-presidente e due confermate. Ma vediamo in dettaglio.
Agrigento, Ascoli Piceno, Asti, Benevento, Bolzano, Caltanissetta,Campobasso, Caserta, Grosseto, Isernia, Lecco, Napoli, Padova, Pesaro-Urbino, Pordenone, Potenza, Prato, Ragusa, Reggio Emilia, Siracusa, Terni, Torino, Trapani,Trento, Treviso sono le province che hanno espresso i nuovi Presidenti. Nelle altre province tutti confermati. Seguendo l’ordine alfabetico delle città, i nuovi Presidenti sono rispettivamente: Salvatore Puma, Fiorella De Angelis, Claudio Lucia, Giovanni Pietro Ianniello, Michele Comberlato, Giovanni D’Ippolito, Carolina De Vincenzo, Maria Emilia Bottiglieri, Roberto Madonna, Ferdinando Carmosino, Pierfranco Ravizza, Silvestro Scotti, Paolo Simioni, Paolo Maria Battistini, Giorgio Lucchini, Rocco Paternò, Francesco Sarubbi, Salvatore D’Amanti, Anna MariaFerrari, Anselmo Madeddu, Giuseppe Donzelli, Guido Giustetto, Cesare Ferrari, MarcoIoppi, Luigino Guarini.
Sono quattro le donne-presidente di prima elezione(Ascoli, Campobasso, Caserta, Reggio E.), mentre sono confermate Anna MariaCalcagni e Roberta Chersevani rispettivamente a Fermo e a Gorizia. In tutto,sei.
Nei consigli degli Ordini provinciali, sono circa 300 imedici under 40 eletti in queste elezioni, in massima parte di nuova elezione, altri confermati e alcuni di essi già presenti nell’Osservatorio giovani della Federazione. Il totale dei consiglieri eletti in tutti gli Ordini è di 1598. Secondo una prima analisi del voto che era stata condotta dal centro studi dell’OMCeO di Latina, “l’età media dei componenti nei vari Consigli è pari a circa 57 anni (da un minimo di circa 49 a Genova a un massimo di circa 65 a Firenze). Il più giovane consigliere è una dottoressa di 26 anni (Latina), il più anziano ha un’età di 84 anni (Fermo)”.
I risultati elettorali consegnano una nuova composizione del Consiglio Nazionale, da cui dovrà scaturire la nuova composizione degli organi di governo della Federazione: il nuovo Presidente, il nuovo Comitato centrale, il nuovo collegio dei revisori dei conti, la nuova Cao.
Resta sullo sfondo la questione della percentuale d presenza delle donne negli organismi degli Ordini, in aumento, ma non ancora allivello auspicato. Prendendo a riferimento quanto si va facendo nelle Istituzioni politiche del Paese, a livello centrale e periferico, Antonella Arras della Consulta deontologica e Annarita Frullini, già nell’Osservatorio Professione medica, hanno svolto una valutazione più analitica partendo dalla domanda: quante donne dovrebbero esserci negli Ordini e negli Esecutivi per realizzare un equilibrio di genere, considerando che le donne sono il 40 % della popolazione medica? Questa domanda tocca il senso delle attività e le prospettive senza fermarsi ai semplici dati numerici.
Autore: Redazione FNOMCeO
