Sono usciti oggi i due articoli che “fotografano” la situazione dei medici e degli specialisti italiani – fondati sulle previsioni che il vicepresidente della FNOMCeO Maurizio Benato ha elaborato, partendo dai dati del Ced – che già avevamo preannunciato nel precedente numero di Quando la Sanità fa notizia.
“Rapporto FNOMCeO: specialisti sempre più vecchi e sempre più ‘tecnici'” titola oggi il sito de Il Sole 24 Ore sanità, che esce con un’ampia anteprima dell’inchiesta, a firma di Paolo Del Bufalo e Barbara Gobbi, che sarà pubblicata domani sul cartaceo (n° 46/2012) e che conterrà anche i commenti di Benato sul report appena pubblicato dal periodico della FNOMCeO, “La Professione”.
Gli specialisti italiani, infatti, secondo le tabelle del Centro Elaborazione Dati della FNOMCeO, sono sempre più anziani – più della metà rientrano nella fascia d’età tra i 54 e i 64 anni e il 23% sono over 65 – e presentano una crescita della componente femminile rispetto a quella maschile.
Diminuiscono i chirurghi generali e aumentano i maxillo-facciali, i chirurghi plastici, i cardiochirurghi e i neurochirurghi. Tra le specialità “a rischio”, delle quali potrebbe verificarsi in futuro una carenza, vi sono la pediatria, la pneumologia e la gastroenterologia.
Il vicepresidente FNOMCeO rassicura però sul futuro del Sistema Sanitario Nazionale: e questa volta lo fa dalle pagine di Quotidiano Sanità, commentando il “Dossier medici” della FNOMCeO
“Possono bastare meno medici, ma capaci di dirigere un team” afferma Benato in una lunga intervista. Per il vicepresidente, siamo infatti di fronte a un cambiamento di prospettiva. È vero che, secondo le attuali previsioni, ci saranno centomila medici in meno da qui al 2034, ma progettando nuovi modelli organizzativi “che tengano conto della femminilizzazione della professione medica, del crescente ruolo delle professioni sanitarie, della crescente richiesta di assistenza sul territorio”, il sistema può reggere.
Nel contempo, a causa anche delle recenti riforme, la “gobba pensionistica” si sdoppia. “Invece che un dromedario si sta presentando un cammello – è l’efficace immagine di Benato -. C’è un picco ora, dovuto anche all’allarme e all’incertezzaq, poi ci sarà un’altra fase di stasi e poi dovrebbe arrivare un altro picco alla fine del decennio”.
Sui dati della FNOMCeO dovrebbe tornare anche l’agenzia Adnkronos.
Intanto, di sostenibilità del Sistema Sanitario sono toranati a parlare, questa mattina, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il ministro della Salute Renato Balduzzi, in occasione della presentazione, all’Auditorium di Via Ribotta, dell’annuale Relazione sullo Stato Sanitario del Paese.
E se Balduzzi ha rilevato come il Sistema Sanitario Nazionale ci abbia aiutato a uscire dalla crisi, Napolitano ha lanciato un appello per un diverso sistema di finanziamento, in ragione del reddito individuale.
“Bisogna non regredire – è l’auspicio del Capo dello Stato – non abbandonare quella scelta che è un titolo di civiltà per il nostro paese, ma bisogna intervenire in modo puntuale”.
Da Napolitano, anche un monito alla sanità privata, che “deve sottostare a regole più severe e controlli più oculati”.
Notizie dell’evento sono state date da tutti i Tg, le agenzie di stampa e i siti internet di tutti i quotidiani.
Fanno discutere anche le due sentenze del Tribunale di Milano che portano alla luce il problema degli ospedali che, a causa dei tagli, smettono di assicurarsi contro le colpe mediche. La prima sentenza è penale e condanna l’Ospedale Niguarda a versare un acconto di un milione di euro sul futuro risarcimento alla vedova per la morte del marito, avvenuta nel 2007. La seconda è civile e condanna il San Carlo a un risarcimento di un milione di euro alla famiglia di un paziente rimasto invalido dopo alcune terapie. Né gli ospedali né le assicurazioni stanno pagando i danni: per incassare i risarcimenti, le parti civili potrebbero rifarsi sul patrimonio personale dei medici condannati, in solido con l’ospedale, a pagare i danni. Potete leggere l’articolo a pagina 17, con strillo in prima, de Il Corriere della Sera di oggi.
Alla crisi politica e alle riforme riguardanti la sanità e rimaste in sospeso dedica invece oggi l’apertura, a firma di Marco Malagutti, Doctornews33. L’argomento è trattato anche da Quotidiano Sanità.
Autore: Redazione FNOMCeO