“La vita d’una persona consiste in un insieme d’avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme, non perché conti di più dei precedenti ma perché inclusi in una vita gli avvenimenti si dispongono in un ordine che non è cronologico, ma risponde a un’architettura interna”.
Si apre con una citazione tratta da “Palomar”, di Italo Calvino, il saggio “Il senso dell’insieme”, di Fabio Ambrosino e Rebecca De Fiore, edito da Il Pensiero Scientifico Editore. Il libro, a un anno dall’esordio dell’epidemia di Covid-19, ripercorre la storia di questi ultimi mesi: dall’intervento di soccorso degli operatori del 118 nell’albergo romano dove alloggiavano i coniugi cinesi contagiati dal sars-cov-2, al lavoro di cura e ricerca dello Spallanzani; dalla riconversione degli ospedali, alle esperienze di assistenza di prossimità nei confronti delle persone malate e delle loro famiglie. Un’attenzione che è spesso mancata nei confronti delle persone più fragili, dai bambini agli adolescenti, dagli anziani in solitudine ai migranti nei confronti dei quali, però, si è innescata una solidarietà solidale da parte di cittadini e associazioni. Il libro invita a ragionare anche sui “numeri della pandemia”: da quelli elaborati dal lavoro degli epidemiologi alle cifre sorprendenti della produzione scientifica. Un capitolo è dedicato alle diverse modalità di comunicazione, da quella istituzionale, a quella giornalistica, ai discorsi del Papa e della Regina Elisabetta. La conclusione si rifà all’inizio: è l’insieme, inteso come visione a tutto campo e come comunanza di intenti e di azioni, l’unica cosa che può fare la differenza.
La presentazione è a cura di Alessio D’Amato (assessore alla Sanità e integrazione socio-sanitaria, Regione Lazio); la Prefazione è di Giuseppe Ippolito (direttore scientifico, INMI L. Spallanzani).
A cura dell’ufficio Stampa FNOMCeO
Autore: Redazione
