Implantologia dentale: 900mila sotto i ferri per un “bel sorriso”

Report n. 120/2010    

900.000 SOTTO I FERRI PER “UN BEL SORRISO”

Gli italiani non rinunciano al bel sorriso e sempre più spesso si sottopongono ad interventi di implantologia dentale, pratica che consente di sostituire i denti mancanti con radici sintetiche ancorate nell’osso. Nel 2009, circa 900mila italiani si sono sottoposti a trattamenti di questo tipo.

E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Key-Stone, su un campione di circa 800 dentisti. I pazienti che arrivano negli studi dentistici sono sempre più informati sulle nuove tecniche e il 75% degli implantologi intervistati dichiara che sempre con maggiore frequenza il paziente arriva in studio già deciso a sottoporsi ad un trattamento.

I risultati del sondaggio mostrano che sono gli studi dentistici meglio attrezzati a riscuotere maggiore successo in termini di numero di pazienti e le percentuali di adesione maggiore si riscontrano, per ora, nel Nord. In Italia sono ormai oltre 24mila gli studi che praticano implantologia (il 90% di quelli con tre o più poltrone), di questi poco più del 20% ha un consulente esterno, mentre il 13% è specializzato in implantoprotesi. E’ una disciplina che si è diffusa con una crescita percentuale del 5% all’anno, passando dal 55% del 2006 al 67% del 2010.

Il dentista di fiducia si sceglie in base alla specializzazione e una marcia in più nelle preferenze dei pazienti ce l’hanno gli iscritti alle società scientifiche. Inoltre, riscuotono un buon successo le nuove tecniche, come la chirurgia guidata assistita e l’implantologia a carico immediato, che consente ai pazienti di disporre della protesi immediatamente dopo l’intervento.

Insomma, una branca che si evolve con la tecnica, per la quale, però, non esistono vere e proprie polizze assicurative per le patologie odontoiatriche. Questo si rivela un fattore cruciale, poichè quando lo studio tratta anche pazienti con possibilità di rimborso parziale o totale, come nel caso dei fondi di assistenza sanitaria integrativa, il numero medio di assistiti raddoppia rispetto alla media. ”E’ soprattutto l’idea del risparmio, non solo economico ma anche biologico – afferma Roberto Rosso, Presidente di Key-Stone – a guidare le scelte, poichè con l’implantologia si possono effettuare riabilitazioni riducendo il numero di elementi protesici”.

Roma. 22/12/2010

Autore: Redazione FNOMCeO

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