In netto calo la spesa farmaceutica a carico dello Stato

Report n. 48/2011

IN NETTO CALO LA SPESA FARMACEUTICA A CARICO DELLO STATO

È in diminuzione del 7,7% la spesa farmaceutica convenzionata netta a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2010. Un trend che si riscontra su tutto il territorio nazionale. E’ quanto afferma l’Agenas, da cui provengono i dati relativi alla spesa farmaceutica e a tutte le sue variabili di numero di ricette, sconto, spesa lorda, spesa netta (ottenuta come differenza tra spesa lorda, importo del ticket e importo dello sconto) nei primi nove mesi del 2011, frutto presumibilmente dell’effetto delle manovre di contenimento messe in atto sia a livello centrale che regionale.

Una quadro dettagliato, da cui emerge che, a fronte di tale diminuzione, si registra un leggero aumento del numero di ricette (+0,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con picchi nella regione Basilicata (+6,0%) e nella P.A. di Bolzano (+4,0%) e nella P.A. di Trento (+3,8%). Dall’altra parte, invece, ci sono Campania (-8,1%), Puglia (-6,1%) e Calabria (-1,2%), cioè Regioni interessate da piani di rientro che hanno adottato misure forti di contenimento della spesa tra le quali l’aumento e la rimodulazione del ticket. Se escludiamo dalla media nazionale il dato riferito a queste tre Regioni, la media non risulta più dello 0,6%, ma si attesta su un aumento delle ricette del 2,6% rispetto al 2010.

In diminuzione su tutto il territorio anche la spesa farmaceutica convenzionata lorda con un -3,7% di media Italia (tranne per il Molise dove si registra un aumento dello 0,7%). Nella Regione Calabria la diminuzione della spesa lorda nei primi nove mesi del 2011 è del 13,2%, seguono Puglia (-7,1%) e Piemonte (-5,4%).

Il contenimento della spesa farmaceutica convenzionata, risulta più evidente, se si analizzano i dati della spesa netta, che rappresenta la quota pura rimborsata dal Servizio sanitario delle Regioni, dopo aver detratto dalla spesa lorda, le trattenute delle farmacie e il contributo dei cittadini (compartecipazione e ticket fisso). E come affermato, il differenziale 2011/2010 è pari a -7,7%. In particolare, Calabria, Puglia e Campania hanno contenuto la propria spesa fino al 15%, rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.

Bisogna tuttavia tenere conto che questo si è tradotto in una spesa maggiore a carico dei cittadini. Infatti, come rileva l’Agenas, al risparmio ha contribuito il particolar modo il ticket (compartecipazione e ticket fisso), che in queste Regioni ha un peso percentuale sulla spesa lorda superiore al 10%. Sempre considerando la spesa farmaceutica netta altre due Regioni sono al di sopra della media nazionale (-7,7%): il Veneto (-8,5%) ed il Piemonte (-8,2%).

Come accennato tutte le Regioni hanno un ticket in aumento nei primi 9 mesi del 2011, in alcuni casi più che raddoppiato, Puglia (+124%) e Campania (+112,9%). Molte sono, poi, le Regioni che hanno valori superiori alla media nazionale (+36,5%). L’incidenza sulla spesa lorda del ticket, nei primi 9 mesi del 2011 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mostra sia a livello nazionale che tra le Regioni un costante aumento: si passa da un peso percentuale a livello nazionale del 7,3% nel 2010 al 10,4% nel 2011.

Roma 12/12/2011

Autore: Redazione FNOMCeO

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