Come riporta il quotidiano locale La Sicilia, l’Ordine dei Medici di Palermo per voce del presidente Toti Amato, ma anche il presidente dell’Ordine degli Infermieri del capoluogo siciliano, Francesco Gargano, e il responsabile regionale di Cittadinanza attiva Giuseppe Greco, hanno lanciato un allarme sul Servizio sanitario della Regione, oramai “vicino al collasso”.
«Siamo preoccupati per il definanziamento della spesa pubblica, l’assenza dei Livelli essenziali di assistenza, rimasti finora sulla carta, e per il blocco dei concorsi, un problema questo particolarmente sentito in Sicilia – dice Amato -. I medici sono sempre più sotto burnout a causa di turni di guardia stressanti. L’assenza di medici specialisti, particolarmente sentito per esempio per gli anestesisti, è un problema molto serio che non ci consente di assicurare un’assistenza accettabile ai pazienti».
«Con i parametri attuali – ha spiegato Gargano – gli infermieri non sono in grado di assicurare un’assistenza dignitosa ai malati, che sempre più spesso sono pazienti con pluripatologie e di età avanzata. C’è uno studio scientifico che evidenzia come il rapporto ideale tra infermiere e paziente dovrebbe essere oggi di uno a sei. Non pretendiamo tanto e auspichiamo che tale rapporto sia di almeno uno a otto, ma ci sono strutture sanitarie in Sicilia dove si arriva anche a un infermiere ogni 21 pazienti, e un infermiere ogni 18 pazienti è molto diffuso. Questo è inaccettabile. Un infermiere in meno – sottolinea Gargano – aumenta del 20% il rischio mortalità del paziente. Gli ultimi concorsi sono stati banditi nel 2009. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale che naturalmente non può far altro che allargarci le braccia perchè obbligato a rispettare i tetti di spesa».
Eppure è chiaro da tempo, come evidenziato anche dall’ultimo rapporto Osservasalute che «risulta prioritario per il nostro sistema sanitario orientare i servizi sanitari alle necessità della popolazione che invecchia, potenziando l’assistenza a lungo termine e l’assistenza domiciliare, con maggiori e rinnovate risorse economiche e umane, soprattutto infermieri e personale specializzato nell’assistenza domiciliare».
Qui le interviste a Toti Amato, Francesco Gargano e Giuseppe Greco:
Qui l’articolo integrale su La Sicilia.
Autore: Redazione