Il 13 novembre con una suggestiva cerimonia cui hanno preso parte le principali autorità della Città, della Provincia e della Regione nonché le rappresentanze di altri Ordini professionali, è stata inaugurata la rinnovata sede dell’Ordine di Trieste.
Presente nel Palazzo Caccia (nella foto) di Piazza Goldoni dal 1990, e acquistata con un contributo associativo suppletivo degli Iscritti, la sede è stata completamente rinnovata, adeguata alle normative antinfortunistiche, e sono state, inoltre, rimosse le barriere architettoniche presenti. Interventi architettonici che hanno consentito anche di razionalizzare gli ambienti della segreteria e degli archivi dell’Ordine, gangli vitali della attività istituzionale.
“La nostra rinnovata sede – ha detto nel corso della cerimonia il presidente dell’Ordine Claudio Pandullo – oltre ad essere prestigiosa e centrale, affacciandosi su di una delle piazze principali della nostra città, ha una storia antica. Fu infatti costruita nel 1875 su progetto dell’architetto triestino Giovanni Berlam, come dimora della famiglia Caccia. La famiglia Berlam viene ricordata come una famiglia di prolifici architetti, artefici di una serie di importanti opere che sono poi divenute simbolo della nostra città, come il faro della Vittoria, la Sinagoga, la scala dei Giganti, che porta al colle di San Giusto, ed il palazzo Ardes sede delle storiche Assicurazioni Generali”.
"Il Direttivo in carica – ha aggiunto – è orgoglioso di mettere a disposizione dei medici chirurghi ed odontoiatri triestini questo bene, che viene lasciato nella sua forma rinnovata quale testimone alle future generazioni di colleghi. Riteniamo infatti che una sede adeguata e decorosa rappresenti un biglietto da visita per gli Iscritti che riconoscono così nell’Ordine la casa comune dove confrontarsi“.
“In un anno che vede coincidere due importanti ricorrenze, i 150 anni dell’Unità d’Italia e il Centenario dell’istituzione degli Ordini dei Medici – ha concluso Pandullo – il nostro Ordine si associa a queste date festeggiando il ventennale della sede”.
Autore: Redazione FNOMCeO
