“Soddisfazione e vivo apprezzamento per le dichiarazioni del Governo sull’importanza degli Ordini professionali quali elementi qualificati e qualificanti del sistema Paese. È un gesto di grande considerazione, da parte del Governo, l’aver incontrato, tutte insieme, 28 professioni ordinistiche, ascoltando le loro istanze. Un segno di attenzione e del riconoscimento del ruolo fondamentale che gli Ordini ricoprono quali Enti sussidiari dello Stato, che garantiscono, attraverso le competenze dei professionisti, i diritti dei cittadini, nonché la piena attuazione dell’articolo 2 della Costituzione”.
Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, all’indomani della riunione, a Palazzo Chigi, tra il Governo e i rappresentanti nazionali di ventotto Ordini professionali. Per la FNOMCeO erano presenti il Vicepresidente Giovanni Leoni e il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale Raffaele Iandolo. Al centro dell’incontro, tra l’altro, le prospettive legate all’attuazione dell’autonomia differenziata, la sintesi tra le norme sull’equo compenso e quelle del nuovo Codice degli appalti pubblici, la formazione e l’accesso agli Ordini, la possibilità di introdurre forme di tutela per gli esercenti le professioni sanitarie in relazione alle norme penali.
“Abbiamo apprezzato in modo particolare – continua Anelli – i chiarimenti del Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano sull’autonomia differenziata, che vanno nella direzione auspicata dalla mozione approvata all’unanimità dall’ultimo Consiglio nazionale della FNOMCeO. Quella cioè di interpretare e applicare le nuove norme alla luce dell’orientamento consolidato della Corte Costituzionale, che riserva allo Stato “l’individuazione delle figure professionali, con i relativi profili ed ordinamenti didattici, e l’istituzione di nuovi albi (sentenza n. 355 del 2005)” e dichiara invece “l’illegittimità costituzionale di disposizioni regionali in materia di creazione di Albi professionali” (sentenza n. 127/2023)”.
“L’intervento di Mantovano – conclude il Presidente FNOMCeO – ribadisce che le Professioni restano di interesse nazionale e traccia il solco per le risposte che il Governo darà alle richieste delle Regioni. Grande soddisfazione, dunque, per le sue dichiarazioni e per quelle dei Ministri competenti sullo scudo penale per i professionisti sanitari e sul coinvolgimento degli stessi nella normativa dell’equo compenso, dalla quale sono oggi esclusi”.
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1° agosto 2024
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO