L’infanzia è un momento di crescita individuale e sociale che avviene attraverso il gioco e la frequenza scolastica in un clima di sicurezza e protezione. Viverla in questo modo è un diritto individuale inalienabile ma purtroppo tra i più disattesi a livello mondiale. Quando si pensa a questo diritto violato vengono in mente i Paesi del Terzo Mondo, quelli più poveri o impegnati in una difficoltosa via allo sviluppo. Nulla di più errato.
Si tratta infatti di un problema sociale che riguarda il Mondo a livello globale visto che è vittima di “furto d’infanzia” un bambino su quattro: il 25% di questa fascia della popolazione a livello planetario. Sono questi i dati diffusi da “Save The Children” l’Organizzazione Internazionale non Governativa (ONG) impegnata nella difesa senza quartiere dei diritti dei bambini e nella denuncia di ogni violazione
Una recente occasione per fare il punto sul lunghissimo percorso che l’umanità nel suo complesso è chiamata a fare è stata la “Giornata del bambino” che negli Stati Uniti si tiene il 31 maggio di ogni anno. Attraverso l’utilizzo di otto criteri, inclusi fattori quali la mortalità infantile (per cause naturali o per omicidio e suicidio), la percentuale di lavoro minorile, l’alimentazione carente, il numero di laureati… l’Organizzazione ha classificato gli Stati migliori e peggiori dove i bambini possono crescere: negli Usa e nel resto del Mondo.
Nella classifica dei Paesi migliori l’Italia occupa l’ottavo posto, dopo Irlanda e Islanda e prima di Belgio e Germania.
Fonti www.torinomedica.com
https://campaigns.savethechildren.net/end-of-childhood
https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo
http://www.businessinsider.com/worst-us-cities-for-kids-2017-7
Autore: Redazione FNOMCeO