Iniziative per rendere note con anticipo le informazioni sulle prove di selezione per l’accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia, con particolare riferimento alla data delle prove, ai programmi d’esame e ai criteri di valutazione adottati – Nella interrogazione si rileva che ogni anno le prove di selezione per l’accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia suscitano un elevato livello di aspettative tra gli studenti dell’ultimo anno di corso della scuola media superiore e le loro famiglie. Sono quasi 80.000 gli studenti che sperano di iscriversi al corso di laurea in medicina e si preparano a sostenere una prova che selezionerà solo il 10 per cento di loro e che negli ultimi anni ha cambiato spesso la sua impostazione sia per la confezione finale della graduatoria, che per la data e per i contenuti dei quiz; negli ultimi anni, il sistema di selezione all’ingresso dei corsi universitari è stato caratterizzato da un quadro di incertezza circa date, modalità di svolgimento e contenuti delle prove, ma soprattutto è stato oggetto di alcune sentenze dei tribunali amministrativi regionali che hanno accolto i ricorsi collettivi presentati da migliaia di studenti di tutta Italia per violazioni in potenza dell’anonimato nelle fasi di correzione delle prove o per altri vizi nelle procedure concorsuali. Si chiede quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare al fine di rendere note con chiarezza e con largo anticipo agli studenti potenzialmente interessati le informazioni sui prossimi test nazionali 2016-2017, quali data delle prove, programmi d’esame e criteri di valutazione adottati, anche per mettere in sicurezza i concorsi dal fenomeno dei ricorsi collettivi. Nella seduta dell’Assemblea della Camera dei Deputati del 16 febbraio 2016 interviene il Sottosegretario di Stato per l’istruzione, l’università e la ricerca, Gabriele Toccafondi, che in riferimento a quanto prospettato dall’onorevole interrogante, rappresenta che con l’accesso programmato ai corsi di studio dell’area medica si vuol concorrere a garantire sbocchi occupazionali ai giovani medici adeguati al fabbisogno e alle necessità. Rileva inoltre che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nell’ultimo anno ha adottato diverse modifiche, tra l’altro aumentando sensibilmente il numero di domande nelle discipline scientifiche, direttamente correlate con la preparazione richiesta per il primo anno di studi del corso di medicina, a discapito delle domande di cosiddetta cultura generale comunque previste per legge. Precisa, infine, che ad ogni buon conto per l’anno accademico 2015-2016 il TAR Lazio, pronunciatosi finora in sede cautelare, ha respinto le richieste di sospensiva dei ricorrenti, ritenendo insussistenti i paventati vizi della procedura concorsuale e la violazione del principio di anonimato).
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