Interrogazione e risposta del Governo – Sull’inserimento della Ketamina tra le sostanze psicotrope – Nella interrogazione si rileva che la ketamina è un farmaco anestetico dissociativo di uso umano e veterinario che possiede proprietà tali da essere considerato uno degli anestetici più maneggevoli e con un ampio profilo di sicurezza rispetto agli altri agenti anestetici (in particolare poiché non deprime la funzione respiratoria). Alla 58a sessione della commissione sulle droghe del marzo 2015, la Cina ha chiesto di esaminare la proposta per inserire la ketamina nella tabella I della Convenzione Onu di Vienna del 1971 (E/CN.7/2015/7 e E/CN.7/2015/8), ovvero tra le sostanze che, considerato il loro potenziale d’abuso, comportano un grave rischio per la salute pubblica e che hanno un limitato, se non addirittura inesistente impiego terapeutico, consentito peraltro solo a persone sotto diretto controllo del Governo. Il comitato di esperti sulle dipendenza delle droghe dell’Organizzazione mondiale sanità, ECDD, ha valutato la ketamina nel 2006, 2012 e 2014, raccogliendo prove e dati sul suo uso ricreativo (non medico), sulle prescrizioni a fine ricreativo e sul traffico, oltre a prove sul suo valore terapeutico. Sulla base di tali studi, l’ECDD ha concluso di non raccomandare l’inserimento della ketamina nella tabella I della Convenzione di Vienna del 1971.Se la ketamina venisse inserita nella tabella I si avrebbero gravi ripercussioni in particolare per l’attività chirurgica e veterinaria nei Paesi sviluppati e gravissime ripercussioni nei Paesi colpiti da guerre, in stato di emergenza o in via di sviluppo, dove essa non sarebbe più facilmente procurabile. Si chiede di sapere quale sia la posizione del Governo italiano sulla ketamina e come intenda agire in merito alla richiesta avanzata dalla Cina e in discussione alla prossima sessione della commissione ONU sulle droghe convocata a Vienna dall’8 al 17 marzo 2015, inerente all’inserimento della ketamina nella tabella I delle sostanze psicotrope. Il sottosegretario DE FILIPPO intervenuto nella seduta della Commissione Igiene e Sanità del 21 maggio 2015 risponde all’interrogazione rilevando che la ketamina è un anestetico di carattere dissociativo, ampiamente utilizzato per interventi chirurgici, in genere di breve durata, soprattutto in campo pediatrico, traumatologico e in ambito veterinario. Tuttavia, soprattutto a causa delle allucinazioni che può causare, non è generalmente utilizzata come anestetico primario, anche se può divenire l’anestetico di scelta quando non siano disponibili affidabili apparecchiature di ventilazione (come avviene spesso in scenari bellici). Ciò premesso, sulla questione della classificazione della ketamina a seguito della richiesta avanzata dalla Cina di inserire il farmaco anestetico nella Tabella I della Convenzione Onu di Vienna del 1971, ovvero tra le sostanze che, considerato il loro potenziale, comportano un grave rischio per la salute pubblica, fa presente che il Direttore Generale dell’AIFA si è espresso con molta chiarezza, definendo la ketamina come un farmaco difficile da utilizzare ma essenziale. Soggiunge che il Direttore Generale dell’AIFA ha, peraltro, ribadito più volte che la ketamina è una molecola essenziale come anestetico, ad esempio in pediatria, ed è in corso uno studio per trasformarla in farmaco innovativo contro i suicidi. Essa agisce anche come anestetico dissociativo che permette di restare svegli. Fa presente che l’Organizzazione Mondiale della Sanità la ritiene a sua volta una medicina essenziale. Alla luce delle evidenze e dei fatti esposti, ribadisce la necessità di un approccio più cauto alla questione sollevata dai Senatori, al fine di non compromettere l’utilizzo di una sostanza che, pur nella sua peculiarità e nella necessaria cautela di impiego, riveste un ruolo fondamentale su due importanti fronti. Interviene in replica il senatore BIANCO, in qualità di firmatario dell’atto di sindacato ispettivo, dichiarandosi soddisfatto della risposta ricevuta
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