Interrogazione a risposta in Commissione – Giovani medici – Equo compenso – Il quotidiano La Repubblica ha riportato i racconti di giovani medici che in cambio del loro lavoro nel corso di incontri sportivi, turni di 118, assistenza in reparto, hanno ricevuto compensi in natura come cene e lezioni di sci. Si cita, ad esempio, il caso di una dottoressa che doveva garantire la copertura medica fissa nel corso di una partita di basket di serie B; le sono state offerte pizza e birra a fine partita non come gesto di cortesia nei confronti del medico di turno, ma come contropartita della sua prestazione professionale. L’articolo inoltre indica che le peggiori segnalazioni arrivano dalla Campania, dove i giovani in camice sono costretti ad accettare tariffari da 3,50 euro l’ora; l’articolo 54 del codice di deontologia medica prevede che il medico, nel perseguire il decoro dell’esercizio professionale e il principio dell’intesa preventiva, commisura l’onorario alla difficoltà e alla complessità dell’opera professionale, alle competenze richieste e ai mezzi impiegati, tutelando la qualità e la sicurezza della prestazione. Si chiede al Ministro della salute se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, al fine d’impedire la diffusione di tali pratiche scorrette
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