Interrogazione e risposta del Governo – Sulla riduzione dei posti per l’accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie per l’anno accademico 2017/2018 – Nella interrogazione si rileva che il 28 giugno 2017 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 477 riguardante le modalità ed i contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale delle professioni sanitarie per l’anno accademico 2017/18. Al decreto è allegata la tabella provvisoria di ripartizione dei posti disponibili per singolo ateneo che tiene conto del rapporto fra numero dei posti definiti in sede programmatoria ed offerta formativa potenziale delle università. Con successivo decreto, di imminente approvazione sarà decisa la ripartizione definitiva dei posti da attivare in ciascun ateneo; alla notizia del decreto predetto sono emersi immediatamente in Veneto diffusi malumori espressi sia da ambienti accademici, ma anche dagli esponenti istituzionali regionali perché sono apparse incomprensibili le riduzioni dei posti disponibili previste dal decreto ministeriale . Il Sottosegretario Vito De Filippo intervenuto in Commissione Cultura nella seduta dell’8 novembre 2017 ha affermato che il decreto ministeriale n. 477 del 28 giugno 2017 recante “Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato nazionale per l’anno accademico 2017/2018” e la relativa tabella allegata contengono la definizione dei posti provvisori disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie. In data 10 agosto 2017, poi, è stato emanato il successivo decreto ministeriale n. 618, con il quale sono stati stabiliti in via definitiva i posti disponibili per l’immatricolazione ai suddetti corsi di laurea. Anna Margherita MIOTTO, replicando, si è dichiarata soddisfatta del contenuto della risposta che dà conto delle modifiche apportate al testo finale del decreto ministeriale sull’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato. Ha sottolineato, tuttavia, la grave situazione che continua a caratterizzare il mondo delle professioni sanitarie nelle quali lo scostamento tra offerta e domanda è ancora elevato e lascia emergere importanti carenze di medici, infermieri e tecnici radiologi
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