Medici fiscali – Nella interrogazione si rileva che l’articolo 5, comma 12, del decreto-legge n. 463 del 1983, stabilisce che l’INPS, per l’effettuazione delle visite mediche di controllo dei lavoratori, sentiti gli ordini dei medici, istituisca liste speciali di medici. La normativa vigente prevede quindi che le visite fiscali debbano essere effettuate dai medici delle liste speciali istituite con il decreto-legge n. 463 del 1983 e prioritariamente dai medici delle liste speciali ad esaurimento di cui al comma 10-bis articolo 4 del decreto-legge n. 101 del 2013 e successive modificazioni, con compensi a prestazione stabiliti dal decreto ministeriale 8 maggio 2008; la legge n.124 del 7 agosto 2015 stabilisce che spetta al Governo, con decreto attuativo, previa intesa con la Conferenza delle regioni, conferire all’INPS l’esclusività del servizio della medicina fiscale di controllo e stabilire la quantificazione delle risorse finanziare e le modalità di impiego del personale medico attualmente adibito al predetto servizio. In virtù della necessità di trasparenza, occorre verificare il rispetto della normativa vigente e del ruolo assegnato all’INPS. Si chiede tra l’altro se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali sia a conoscenza del bando preannunciato dai dirigenti medico-legali dell’INPS responsabili delle commissioni mediche locali delle sedi provinciali, per l’affidamento di incarichi dal gennaio 2016, a tempo determinato con retribuzione oraria, per medici esterni che, pur non appartenendo alle liste speciali ad esaurimento, dovrebbero svolgere servizio di medicina fiscale di controllo domiciliare oltre che in relazione all’invalidità civile e quali iniziative intenda assumere per garantire che nel sopracitato bando siano specificati in modo chiaro, analitico ed inequivocabile non solo i criteri di valutazione e la loro specifica applicazione nella successiva graduatoria per la valutazione dei titoli, ma anche le mansioni in cui verrebbe utilizzato il personale selezionato, con l’esplicita esclusione della medicina fiscale di controllo domiciliare, già svolta con professionalità ed efficacia dai medici delle liste ad esaurimento, come risulta dall’indagine della Commissione affari sociali, in attesa del decreto attuativo del Governo, a cui spetta, previa intesa con la conferenza delle Regioni, la definizione delle modalità di impiego del personale medico attualmente adibito alle funzioni di controllo fiscale in relazione alle assenze per malattia dei dipendenti pubblici e privati
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