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Intervista a Simona Dainotto: un giornalismo con tante anime

Dopo dodici anni come capo Ufficio Stampa, Simona Dainotto lascia la Federazione

In Fnomceo però capitò ben prima, quando – chiuso lo storico Paese Sera dove era diventata professionista – partecipò a un concorso che la Federazione bandì per selezionare giornalisti per Il Medico D’Italia, la testata istituzionale che, da mensile, doveva passare a quotidiano.

Al Medico D’Italia rimase sino alla fine del 1996, quando la testata chiuse i battenti. Per un periodo tornò quindi a collaborare in Rai.

Qui
era approdata per la prima volta  negli anni ’80 e qui, a intervalli,
rimase sino al 2001, prima come programmista–regista, poi come autrice e
conduttrice: Tam Tam, SOS Consumatori, Dalla parte del pedone, Eurodiritti ed Eurodoveri, Dalla parte del Pellegrino, alcune delle rubriche da lei condotte.

Ma sono tante le testate con cui ha collaborato: Il Corriere della Sera, Annabella, Corriere Medico, La Nuova Ecologia (suo direttore era l’attuale ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni), tra le altre.

L’esperienza più divertente?

“Senza dubbio la prima, la redazione della Radio e della TV di bordo”. Sì, perché la Dainotto ha alle spalle un esordio abbastanza curioso. Giovanissima, parte per il Sudafrica, dove, a Capetown, per un anno studia l’Inglese. Poi va in giro per il mondo sulle navi. Con la compagnia di navigazione Lloyd Triestino, lavora infatti come Allievo Commissario per le rotte transoceaniche.

“Senza questa esperienza sarei sicuramente meno spregiudicata”, dice sorridendo.

Rientrata
in Italia, dopo una breve parentesi come traduttrice e interprete,
inizia il suo percorso nel mondo del giornalismo, che la porterà,
appunto, in Fnomceo, dove, dal 2004 ad oggi, ha guidato l’Ufficio Stampa.

Cosa ricordi con più soddisfazione?

“Gli esordi con l’amica Marina Massini, sino al percorso di avvicinamento tra la Fnomceo e la Federazione della Stampa, grazie all’interesse e alla sensibilità mostrata sui nostri temi da Roberto Natale e Franco Siddi 
[allora rispettivamente  Presidente e Segretario della Fnsi, n.d.r],
che ci hanno aiutato ad avvicinare il mondo dei medici a quello dei
giornalisti”.

Tappe di questo percorso sono state, tra le altre, il convegno di Reggio Calabria, “La filiera della Comunicazione in Sanità”, la sessione dedicata alla Comunicazione nell’ambito della II Conferenza della Professione Medica, gli stage offerti presso l’Ufficio Stampa agli studenti del Master Scienza, Giornalismo e Politiche Istituzionali dell’Università La Sapienza di Roma.

E poi è arrivata Medi@…

“Sì, Medi@, acronimo di Medici in Azione, che pensammo come un Temporay Store
dell’informazione sanitaria: un esperimento a termine dove, per qualche
mese, prese vita una redazione “a quattro mani”, realizzata da medici e
giornalisti insieme. Livia Azzariti, Manuela Lucchini, Giuliano
Giubilei, Guglielmo Pepe, Michele Mirabella, Piero Angela, Cesare
Fassari, Lucia Visca alcune delle firme giornalistiche che, in vario modo,  hanno partecipato al nostro esperimento”.

E ora?

“Come nel classico Gioco dell’Oca, si torna alla prima casella: informazione al consumatore ed ecologia con l’Eaci (European Association on Consumer information), l’associazione europea di giornalisti che si occupa di consumi e di green economy”.

Simona Dainotto,
infatti, è stata da poco rieletta presidente di questo Gruppo di
Specializzazione della Federazione della Stampa, che tra le sue attività
ha quella di svolgere corsi di formazione per  colleghi. Il primo lo
organizzò già nel 2000, grazie al contributo del Parlamento europeo:
trenta giovani arrivarono a Roma da ogni parte d’Europa, proprio per specializzarsi sui diritti dei Consumatori.

Per chi volesse saperne di più sull’Eaci, a questo link il video di presentazione dell’associazione.

Autore: Redazione FNOMCeO

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