La salute è importante per tutti noi. Prima o poi tutti ci ammaliamo e abbiamo bisogno dell’assistenza sanitaria. Vogliamo restare attivi e in buona salute il più a lungo possibile. La "Conferenza di alto livello sui programmi dell’UE in materia di salute: risultati e prospettive per il futuro", organizzata il 3 maggio a Bruxelles, sottolinea i successi dei primi due programmi in materia di salute che rientrano nella strategia generale dell’UE per migliorare e proteggere la salute dei cittadini.
Alla conferenza, frutto della collaborazione fra la direzione generale della Commissione europea per la Salute e i consumatori e la relativa agenzia esecutiva, parteciperanno rappresentanti degli Stati membri dell’UE, parlamentari europei, esponenti di ONG e associazioni di pazienti, scienziati, studiosi e vari operatori sanitari, che discuteranno anche del terzo programma "Salute per la crescita" (2014-2020), attualmente all’esame del Consiglio dei ministri e del Parlamento europeo.
Negli ultimi 10 anni i programmi per la salute hanno investito quasi 500 milioni di euro in centinaia di progetti. Alla conferenza saranno presentati alcuni esempi dei risultati ottenuti. Considerando l’attuale clima economico e la necessità di rispettare i bilanci, è essenziale sottolineare che la salute è un fattore fondamentale per la crescita economica. Inoltre, visto l’invecchiamento della popolazione, è più che mai importante restare attivi. La salute è quello che fa la differenza fra essere in grado di lavorare o no e permette di vivere più a lungo senza i problemi legati alle malattie.
Il prossimo programma "Salute per la crescita" intende favorire sistemi sanitari innovativi e sostenibili, migliorare l’accesso a una sanità più efficiente e sicura, promuovere la salute, prevenire le malattie e proteggere la popolazione dalle minacce sanitarie transfrontaliere. Inoltre, gli Stati membri e gli altri soggetti attivi nel settore della sanità dovrebbero usare le opportunità offerte da questo strumento di finanziamento dell’UE per migliorare le condizioni di salute dei cittadini.
(fonte: Salute-UE)
Autore: Redazione FNOMCeO