“La danza della vita” e “Lettera ai medici di domani” sono due significative opere dell’autrice Ada Burrone, Presidente di Attivecomeprima, l’Associazione onlus che opera dal 1973 a sostegno – medico, umano, psicologico – delle persone colpite dal cancro.
Sono due piccoli volumi di cui è difficile “raccontare” il contenuto, bisogna avere con loro un contatto visivo/fisico e soprattutto leggerli, per comprenderne fino in fondo il significato e il messaggio. Il primo contiene riflessioni profonde e coinvolgenti note biografiche; il secondo oltre ad indirizzare un appello di grande umanità ai medici, raccoglie testimonianze che non possono non toccare il cuore di chi si appresta alla lettura. Tuttavia non emergono note drammatiche di chi vive nel dolore, tutt’altro, sono vere iniezioni di speranza e di ottimismo che travalicano le situazioni contingenti per adattarsi perfettamente alla vita di ciascuno.
“C’è differenza tra pensare di vivere e sentire di esistere”, “Il passato non si può cambiare: perché trascinare nella mente gli eventi negativi, sciupando il presente che è la vita?” si legge ne “La danza della vita”. E nella “Lettera ai medici di domani “…. Ho imparato a dar vita al tempo e non solo a chiedere tempo alla vita”, “la cosa più importante è riempire di valenze positive la quotidianità”.
Sono insegnamenti profondi, o anche semplici spunti di riflessione, che vanno al di là dei comuni gesti della quotidianità e aiutano a riconsiderare il senso vero del vivere testimoniando al contempo la gioia di “esserci” comunque e di poter riprogettare il futuro attraverso le sorprendenti risorse del connubio corpo-mente.
Autore: Redazione FNOMCeO