Oggi a Crotone si è svolto il convegno “La violenza a danno dei medici e degli operatori sanitari. Come prevenirla e gestirla”. Durante il convegno, di fronte alla platea e all’esecutivo FNOMCeO presente, la drammatica testimonianza di Rocco Pugliese, medico dell’emergenza urgenza sulle violenze subite ripetutamente nello svolgimento della sua attività professionale.
Aggredito alle spalle una prima volta durante il soccorso a una bambina e l’altro episodio durante l’esecuzione di un TSO, Pugliese denuncia la sua solitudine di professionista e di uomo: nonostante la solidarietà espressa da più parti, anche dalle istituzioni, alla fine il medico aggredito resta solo, ritorna a lavorare da solo in un contesto rimasto immutato.
Non perdiamo la speranza di cambiare il sistema. Non perdiamo la speranza che la nostra azione congiunta possa migliorare la nostra condizione. Non perdiamo la speranza che tutti gli uomini di buona volontà, presenti in ogni ambito della società civile e nelle istituzioni, diventino sensibili e mettano in atto provvedimenti che diano speranza a tutti gli operatori che si dedicano a tutelare la salute dei cittadini.
Il presidente Ciliberto ha poi consegnato, anche a nome della Federazione, un omaggio floreale alla moglie del dott. Pugliese come espressione di solidarietà alla famiglia e in particolare alla moglie, che ne ha curato le ferite fisiche e morali.
Autore: Redazione