La FNOMCeO su Corriere della sera, Repubblica, Sole 24 Ore

Dalle assicurazioni alla Riforma delle Professioni sanitarie, dalle Linee Guida del Ministero sulle Certificazioni Mediche per attività Sportive non agonistiche alla Riforma dell’Università, molti sono, in questo “autunno caldo”, i temi di interesse sanitario al centro dell’agone politico e, di riflesso, del dibattito mediatico. Sono tutte questioni che riguardano da vicino l’attività della Federazione: per questo, sono state tantissime le uscite dei suoi Esponenti anche su testate generaliste.

Ne diamo qui notizia, suddividendole per argomento.

  • Le Assicurazioni obbligatorie

“Medici non assicurati senza sanzioni”: così titola l’ultimo numero di Plus, l’inserto settimanale de Il Sole 24 Ore dedicato a Finanza e Risparmio. E Il Sole non è che l’ultimo in ordine di tempo: ha fatto molto rumore tra i media la lettera inviata dalla FNOMCeO al ministro Lorenzin per comunicare che considera “non operante l’obbligo assicurativo sino a quando non sarà emanato il Dpr che disciplinerà le procedure e i requisiti minimi e uniformi per l’idoneità dei contratti assicurativi”.

“Non vogliamo incentivare la non assicurazione – precisa Amedeo Bianco, presidente della FNOMCeO, intervistato da Federica Pezzatti –. I professionisti del nostro settore si erano già dotati di forme assicurative anche prima dell’obbligatorietà. E il dovere di stipulare una copertura assicurativa è stato inserito anche nel nostro Codice deontologico. Tuttavia i professionisti devono essere messi in condizione di assolvere tale obbligo con polizze accessibili. Invece aumentano le disdette e peggiorano le condizioni. Gli importi richiesti sono elevatissimi: mediamente un ginecologo che assiste a parti, per una polizza con un massimale di 3 milioni paga un premio annuo che arriva a 27mila euro”.

Potete leggere l’articolo, che alleghiamo e che è stato ripreso da molti siti specializzati in assicurazioni, ad esempio Assinews, a questo link.

Molte altre erano state le testate che, dopo la nota diffusa dalla FNOMCeO, si erano occupate della questione: da Ansa (v. allegato) ad Adnkronos, da Doctor33 al Nuovo Medico d’Italia, da Healthdesk a Sanità de Il Sole 24 Ore, da Federfarma.it a Odontoiatria33, dal sito di Fimmg Roma a Quotidiano Sanità, da Il Farmacista on line a Panorama della Sanità, da Il Broker a On Line news, da Intermedia Channel a Fiscal Focus, da Insurance Trade al Corriere nazionale.

Per Italia Oggi, Benedetta Pacelli aveva anche sentito il Segretario della FNOMCeO, Luigi Conte (articolo a questo link). E sempre con Conte ha parlato ieri il collega Carlo Di Foggia de Il Fatto Quotidiano: la sua inchiesta sarà a giorni pubblicata.

  • La Riforma degli Ordini delle Professioni Sanitarie

 “La linea Maginot è la diagnosi”. È lapidaria la sintesi che Ruggero Corcella fa del pensiero di Amedeo Bianco, presidente della FNOMCeO, intervistandolo per Il Corriere della Sera sul riconoscimento professionale degli Osteopati, in discussione proprio in queste ore al Senato – in Commissione Igiene e Sanità – nell’ambito del DDL Lorenzin sulla Riforma degli Ordini delle Professioni Sanitarie.

“La competenza della diagnosi – spiega infatti Bianco è esclusivamente medica, perché i medici sono preparati a questo sulla base di una metodologia cognitiva che è diversa da quella degli osteopati, e attraverso una formazione che dura dagli 11 ai 12 anni”.

“Andiamoci con i piedi di piombo – ribadisce Bianco non per spirito conservatore, perché ci siamo spesi molto anche per l’omeopatia, la fitoterapia e l’agopuntura, ma per un principio di garanzia del cittadino”.

L’articolo, pubblicato domenica sull’inserto Salute del Corriere della Sera – in gran parte dedicato proprio all’osteopatia – è disponibile a questo link.

E anche di osteopati si ritorna a parlare questa settimana (17 settembre) su Italia Oggi. Il quotidiano economico e giuridico intervista, infatti, Emilia Grazia De Biasi, relatrice del DDL 1324, che contiene, tra l’altro, la Riforma delle Professioni Sanitarie. La notizia è che proprio gli articoli che riguardano tale Riforma saranno stralciati dal testo del Disegno di Legge, per velocizzarne l’approvazione. L’obiettivo – secondo la De Biasi – è quello di fare approvare il testo in Aula entro l’anno.

Sugli osteopati e sul riconoscimento di altre figure professionali, la De Biasi auspica che si arrivi a “una soluzione condivisa, ma non con una guerra di principi: bisogna riconoscere i problemi reali e cercare di risolverli”. E tra i problemi reali, ricorda l’intervistatrice, Benedetta Pacelli – c’è quello della formazione: quella degli osteopati è “profondamente differente rispetto al percorso degli altri ventuno profili”. “Problema reale” – concorda la senatrice – “di cui discuteremo perché il tema dell’equipollenza nel nostro paese resta un nodo difficile da sciogliere”.

  • La Formazione

E sempre di Formazione torna a parlare Amedeo Bianco, che commenta la nuova proposta del ministro Giannini per un primo anno comune a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Professioni sanitarie, Farmacia, Biotecnologie e Biologia.

“Non vorrei che dietro la presunta iniquità del quizzone – spiega Bianco all’Ansasi celi la volontà di abolire il numero programmato, una cosa che produrrebbe un danno ai giovani”.

“Non si sa ancora molto su come cambieranno le cose ma credo che il modello francese non sia applicabile a una realtà come quella italiana, in cui vi è un gap ben diverso tra domande e posti disponibili. E poi mi chiedo: chi ripagherà i ragazzi di un anno perso?”.

Le dichiarazioni del Presidente sono poi state riprese da Odontoiatria33 e dal quotidiano “La Sicilia”.

E, in effetti, quelle di Medico e di Odontoiatra sono professioni che non conoscono crisi vocazionale: a fronte di un calo generale di quasi il 30% degli iscritti agli esami di abilitazione per tutte le professioni, i giovani che si iscrivono ai nostri Albi sono in numero costante negli ultimi anni. Ne dà notizia l’ultimo inserto “Affari e Finanza” di Repubblica, per il quale Sibilla Di Palma ha intervistato ancora Amedeo Bianco, che ha evidenziato come “i nuovi iscritti siano passati dai circa 6700 del 2007 ai 6800 dello scorso anno”. “Insomma – conclude l’articolo – il camice bianco mantiene intatto il suo fascino, con i candidati ai test di ingresso nelle università che quest’anno sono stati ben 70.000 a fronte dei 10.551 posti disponibili”.

Sulla formazione a tutto tondo – dal numero chiuso al teaching hospital – è intervenuto, sull’ultimo numero di Sanità, Domenico Montemurro, che qui scrive in qualità di responsabile Anaao Giovani ma che è anche uno dei due Coordinatori dell’Osservatorio Giovani della FNOMCeO. Se ne dà ampiamente notizia in altro articolo del Portale.

La seconda coordinatrice dell’Osservatorio FNOMCeO, Giulia Zonno, dalle pagine di Doctor33 commenta invece i test di ammissione, svoltisi il 17 settembre, per il “Corso di Formazione specifica in Medicina Generale”.

“Quest’anno parteciperanno più persone rispetto agli anni scorsi perché è stato ritardato il giorno dell’esame di specializzazione”, fa notare Zonno, che è anche coordinatrice di Fimmg Formazione -. Inoltre, con il provvedimento emanato dal Governo, sarà possibile recuperare persone che sono in graduatoria ma sono rimaste escluse”.

“Il provvedimento che consente lo scorrimento entro i 60 giorni dall’emissione della graduatoria – conclude – è sicuramente una cosa buona, perché non verranno perse borse di studio… ma i posti messi a disposizione sono al di sotto del fabbisogno e sono distribuiti in maniera arbitraria tra le regioni”.

A proposito di Medici di Medicina Generale in Formazione, Il sito di Fimmg Roma riprende il parere della FNOMCeO, secondo il quale “Chi frequenta il corso di formazione e fa sostituzioni può emettere certificati a pagamento”.

Sui diritti degli Specializzandi, anche quelli odontoiatrici, è invece intervenuto il presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo, in un’Audizione alla Camera dei deputati: ne dà notizia Odontoiatria33. Ma sull’argomento torneremo con un numero “Speciale” del Quando la Sanità, tutto dedicato all’Odontoiatria.

  • I Certificati Medici Sportivi

Con la riapertura delle scuole, è tornata in auge, anche sulla stampa generalista (ultimo, proprio oggi, Panorama), la questione dei certificati medici per l’attività sportiva non agonistica: quando sono necessari? Quando, invece, non lo sono? E con che modalità vanno redatti? Da quali esami vanno accompagnati?

Sulla materia il ministero della Salute ha da poco firmato le Linee Guida, che dovrebbero dirimere le incertezze ma che, a loro volta, hanno riaperto il dibattito.

E se dai cardiologi arriva l’Ok – pur “con riserva” , perché a loro avviso dovrebbe essere lo specialista a refertare – (di questo danno notizia, tra gli altri, Repubblica e Doctor33), è di martedì 16 la critica mossa dall’Ordine di Milano, che, in una nota, definisce le Linee Guida “un mix di anacronismi e vessazione burocratica condito da norme di dubbia validità scientifica”.

Per la FNOMCeO risponde allora, intervistato dall’Ansa, Guido Marinoni, coordinatore del Tavolo di Lavoro della FNOMCeO che ha contribuito a elaborare le Linee Guida.

“Il decreto firmato dal Ministro della Salute che contiene le linee guida in merito ai certificati medici per l’attività sportiva non agonistica rappresenta un documento di buon senso” afferma Marinoni.

“Nel testo – prosegue Marinoni è spiegato il razionale scientifico delle scelte, che sono state condivise. Per quanto riguarda la conservazione dei referti, il decreto ministeriale prevede possa avvenire per annotazione nella scheda sanitaria informatica dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta dove attivata”.

E l’obbligo dell’Elettrocardiogramma, almeno una volta nella vita per chi non ha fattori di rischio cardiovascolare e annuale per gli altri? Il rappresentante FNOMCeO precisa che l’Ecg “come screening non ha senso farlo di massa (ed è per questo che è non è compreso nei Lea) mentre farlo in un’ottica di prevenzione personale è molto importante soprattutto per chi si avvia alla pratica sportiva non agonistica. Inoltre, è previsto l’obbligo di Ecg annuale per coloro che hanno patologie cardiache o negli over 60 con almeno un fattore di rischio cardiovascolare”.

Il lancio dell’Ansa, che alleghiamo in versione integrale, viene oggi ripreso, in apertura, da Doctor33 e da Dottnet.

  • Tutela della salute e transculturalità

Sono stati 507 i migranti che, due notti fa, sono giunti nel porto di Vibo Valentia a bordo del mercantile Blue Emerald. E proprio Vibo è stata scelta dalla FNOMCeO come sede del Convegno “Tutela della Salute e Transculturalità: prospettive e scenari futuri della Medicina delle Migrazioni”.

Grande è stato l’interesse della Stampa, soprattutto locale, per queste tematiche così attuali e, nello stesso tempo, ancora poco esplorate. In allegato, Il Quotidiano del Sud e Il Quotidiano della Calabria. Presenti anche molte troupe televisive, tra cui Calabria Tv e Telespazio.

Autore: Redazione FNOMCeO

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