COMUNICATO STAMPA del 13 giugno 2014
La FNOMCeO interviene ancora su Stamina. E questa volta, a ribadire con forza il loro “no” alle ordinanze dei giudici che impongono l’esecuzione delle infusioni, non è solo il Comitato Centrale, che la scorsa settimana, a Brescia, ha preso una posizione comune con i medici degli Spedali Civili ma il Consiglio Nazionale tutto, vale a dire, “all’unanimità”, i presidenti d’Ordine, riuniti a Bari.
E, per i medici, questo rifiuto è “l’espressione tecnico-professionale, etica e civile più alta e qualificata, non contro ma al servizio del diritto della Tutela della Salute”.
Nel rinnovare, quindi, la propria vicinanza ai pazienti e alle loro famiglie rispettandone il dolore, le sofferenze e le speranze, hanno condiviso un Atto di Indirizzo, che alleghiamo.
Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO ribadisce innanzitutto che “l’esercizio della Medicina è fondato sull’autonomia e la responsabilità del medico, che deve ispirare la sua pratica professionale alle evidenze scientifiche disponibili, perseguendo l’efficacia, l’appropriatezza e la sicurezza delle cure”.
Riafferma poi, come diritto e dovere incoercibile e scevro da condizionamenti, la Libertà del medico nell’esercizio della sua Professione.
Ricorda infatti che tale Libertà, salvo il rispetto di altri diritti e doveri protetti, “non può né deve essere condizionata o determinata da altri poteri, dovendo sempre e comunque ricondursi all’Arte medica e alle Regole deontologiche”.
Conferma pertanto che “la Libertà di agire in Scienza e Coscienza è posta a presidio dell’autonomia e della responsabilità del medico, quale garanzia della tutela della Salute degli individui e della collettività”.
Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO dichiara, ancora una volta, “la propria solidarietà ai medici e all’OMCeO di Brescia, condividendo il loro rifiuto di eseguire le ordinanze dei giudici che impongono l’esecuzione delle procedure Stamina in assenza di una pronuncia della Commissione tecnico-scientifica insediata dal ministro della Salute”, ritenendo – appunto – che tale rifiuto sia “l’espressione tecnico-professionale, etica e civile più alta e qualificata non contro ma al servizio del diritto della tutela della Salute”.
Il Consiglio ha infine dato mandato al Presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, di richiedere un incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oltre che con le massime Autorità della Stato, “per contribuire a ricondurre a equilibri costituzionali i conflitti drammaticamente emersi tra Scienza, Diritto e Tutela della salute”.
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Autore: Redazione FNOMCeO