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La Giornata Mondiale della salute mentale e le politiche della UE

Sabato 10 ottobre si è celebrata in tutto il Pianeta la Giornata Mondiale della salute mentale 2009, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Oltre ai danni per la vita dei singoli, le malattie mentali – a partire dalle più comuni, vale a dire ansia e depressione – comportano anche notevoli costi sociali ed economici (in particolare per il sistema educativo, assistenziale e giudiziario). Sono infatti tra le principali ragioni delle assenze per malattia, dei pensionamenti anticipati e delle pensioni d’invalidità.

I paesi dell’Unione Europea hanno la responsabilità principale degli interventi in questo campo, anche se le organizzazioni non governative sono sempre più attive. Le politiche dell’UE aiutano a tutelare e promuovere la salute mentale, a sensibilizzare sugli argomenti ad essa collegati e a costituire un quadro paneuropeo di cooperazione e condivisione delle buone pratiche fra i governi e i settori, in modo da mettere insieme politiche, esperienze e ricerca.
Realizzare queste linee è l’obiettivo del patto europeo per la salute e il benessere mentale, che si è fissato 5 priorità:
• prevenzione di depressione e suicidio;
• salute mentale fra i giovani e nel settore educativo;
• salute mentale sul luogo di lavoro;
• salute mentale degli anziani;
• lotta alla stigmatizzazione e all’emarginazione delle persone colpite.

La Giornata di quest’anno ha posto la salute mentale al centro dell’assistenza primaria. Secondo le stime, oggi circa l’11% della popolazione è affetto da disturbi mentali, che potrebbero diventare, da qui al 2020, la principale causa di inabilità al lavoro. Attualmente la depressione è già il problema sanitario più diffuso in molti paesi dell’UE.
Quest’anno segna una tappa importante per la salute mentale in Europa, poiché verrà avviata l’attuazione del patto europeo per la salute mentale e il benessere e verranno organizzate alcune conferenze tematiche con il sostegno della Commissione.

I medici, in particolare quelli che si occupano di assistenza primaria, svolgono un ruolo importante, che richiede una solida formazione, competenze cliniche e la disponibilità di servizi psichiatrici efficienti. L’approccio integrato punta ad accrescere la disponibilità dei servizi e degli operatori in tutta l’UE. Unita a misure preventive, l’iniziativa dovrebbe contribuire a rendere sostenibile l’impegno dell’Europa per la solidarietà e la giustizia sociale.

In allegato un report realizzato dai membri MHE dei 27 stati dell’UE, il documento "Patto europeo per la salute mentale" e il Rapporto OMS sulla salute mentale.

Autore: Redazione FNOMCeO

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