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La medicina è donna: a Firenze le Donne Medico per la Medicina di Genere

COMUNICATO STAMPA del 5 giugno 2014

Maschio, caucasico, 70 kg di peso: per molti anni è stato questo il modello su cui erano condotti sia gli studi di base, sia le sperimentazioni cliniche sui farmaci. Le donne, come i bambini e gli anziani, erano considerate “popolazioni speciali”. 

Ma le donne si ammalano come e più degli uomini: secondo dati Istat, vivono più a lungo, ma non in buona salute. La disabilità femminile è, in Italia, doppia di quella maschile (6,1% contro 3,3) e l’8,3 delle donne denuncia un cattivo stato di salute contro il 5,3% degli uomini. 

Soprattutto, si ammalano diversamente. E non è solo una questione di prevalenza, cioè di quanti sono gli individui colpiti, in un dato momento, da una determinata patologia. La questione è molto più complessa: uomini e donne si ammalano in modo diverso di una stessa patologia, presentano sintomi differenti, reagiscono in modo anche opposto alle terapie. Questo perché l’organismo maschile e quello femminile non sono uguali, anzi non potrebbero essere più divergenti: da un punto di vista anatomico, fisiologico, biochimico, ma anche a livello cellulare, e, più oltre, nell’espressione di uno stesso Dna. È come se uno stesso libro – la sequenza dei geni – fosse letto in un altro modo. 

Le Donne Medico della FNOMCeO vogliono porre all’attenzione dell’Opinione pubblica e della Politica la questione della Medicina di Genere: per questo organizzano venerdì 6 giugno il Convegno Nazionale FNOMCeO “Le donne medico e la Medicina di Genere”, in svolgimento a Firenze, al Chiostro del Maglio, Caserma “F.Redi” (Via Venezia 5).   

“Per molti anni – spiega Teresita Mazzei, Professore Ordinario di Farmacologia Oncologica all’Università di Firenze, e Componente del Comitato Scientifico del Convegno – la Medicina si è posta in maniera neutrale rispetto al genere. La ricerca medica, e la sperimentazione clinica, sono stati invece un’attività “al maschile”, dal punto di vista della scelta degli argomenti, dei metodi, delle popolazioni, dell’analisi dei dati. Questa “doppia via” ha creato, nel tempo, quello che si definisce un “bias” di genere, un pregiudizio nei confronti della donna. La “medicina di genere” è il tentativo di porre rimedio a questo errore di fondo, approfondendo il concetto di diversità tra i sessi per poi applicarlo nelle varie branche della scienza medica. L’obiettivo è quello di garantire a ciascuno, uomo o donna che sia, il miglior trattamento possibile, sulla base delle evidenze scientifiche.  Perché, come afferma Martin Luther King, “Di tutte le forme di disuguaglianza, l’ingiustizia nelle cure sanitarie è la più disumana””.   

“Quello della diversità sessuale – continua Mazzei è uno dei primi concetti con i quali veniamo in contatto. Eppure, l’idea che, oltre alle differenze morfologiche, i due sessi presentino difformità a livello fisiologico e biologico è relativamente recente. E, soprattutto, è recente la consapevolezza che tali specificità possano influenzare la medicina”

“È importante sensibilizzare le istituzioni, i sistemi sanitari, i responsabili dei programmi di ricerca, l’industria farmaceutica, i medici e la popolazione ai temi della medicina di genere", aggiunge Antonio Panti, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze. "La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità  – conclude – ha affermato che “alla salute della donna deve essere dato il più elevato livello di visibilità e urgenza”"

Per questo, i lavori della mattinata saranno conclusi dalla Tavola Rotonda: “Politiche sanitarie e Medicina di genere: realtà e prospettive”.  Alla discussione, moderata da Amedeo Bianco, presidente FNOMCeO, e da Giovanni Leonardi, Direttore Generale del Dipartimento delle Professioni Sanitarie del ministero della Salute, parteciperanno oltre al Presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, gli Assessori alla Salute di Toscana e Basilicata, il Direttore Generale Salute Lombardia, rappresentanti delle Società Scientifiche e dell’Osservatorio Donna FNOMCeO.

Ufficio Stampa FNOMCeO: 0636203238 (segreteria telefonica) informazione@fnomceo.it

Autore: Redazione FNOMCeO

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