La professione odontoiatrica compatta rafforza l’Enpam

“L’Enpam ha una mission previdenziale che va difesa contro qualsiasi attacco strumentale volto a minacciarne ingiustamente l’immagine e la credibilità. Il previsto rispetto dell’orizzonte temporale trentennale per l’equilibrio dei bilanci deve necessariamente trovare la gradualità applicativa, ai fini del rispetto dell’equità intergenerazionale”. Parole chiare quelle di Giuseppe Renzo, Presidente CAO, Commissione Albo Odontoiatri della FNOMCeO, al termine della due giorni in cui i Presidenti delle CAO provinciali si sono riuniti a Roma, venerdì 10 e sabato 11 giugno, presso la sede dell’Enpam in via Torino 38.

Giuseppe Renzo e altri Presidenti hanno sottolineato proprio questo: “Non è casuale che questa riunione si svolga qui, anzi la nostra presenza in questa sede – ha detto Giuseppe Renzo – è particolarmente significativa perché testimonia ed esalta il ruolo degli odontoiatri nella Fondazione previdenziale”. Sì, proprio nella sede dell’Enpam, “nella casa di tutti i medici e odontoiatri italiani”, per dirla con Eolo Parodi, Presidente Enpam, presente all’assemblea CAO. Insieme a Parodi, il Vice-Presidente vicario Alberto Oliveti, il Vice-Presidente Giampiero Malagnino, odontoiatra, il direttore generale Alberto Volponi. Una due giorni intensa, sia per gli interventi, sia per i contenuti, un’assemblea che segna un “momento storico”. La definizione è di Salvatore Rampulla, presidente della CAO di Bolzano, nonché Segretario Generale AIO, Associazione Italiana Odontoiatri. Eolo Parodi, visibilmente emozionato, ha ripetuto più volte, all’indirizzo della platea “Cari colleghi,, cari colleghi”. Ma Parodi ha anche puntualizzato, come suo solito, la posizione dell’Enpam rispetto ad alcune mire non ben delineate, al momento, sul bilancio in attivo e sul patrimonio della Fondazione: “La politica sta cercando uno specchio per dimostrare che esiste. Ma noi sappiamo che dobbiamo crescere tutti insieme: stiamo lavorando al nuovo Statuto, ce la mettiamo tutta per farcela, vi verremo incontro al massimo. Ci attaccano? Ho sempre avuto paura dei fessi non degli intelligenti. Sto sul viale del tramonto, ma vorrei vedere l’unità di tutti i medici e di tutti gli odontoiatri, è l’obiettivo che mi sono dato nella vita”.

Linee-guida per il consolidamento della Fondazione
Ma ecco i punti fermi di Giuseppe Renzo, oltre all’equità intergenerazionale: “Ringrazio l’assemblea dei presidenti CAO per aver condiviso  i presenti principi: la natura privatistica dell’Enpam, così come delle altre Casse previdenziali dei professionisti, va riaffermata nei confronti di qualsiasi ipotesi di rientro nell’alveo pubblico. Il pieno riconoscimento di una formale rappresentanza della professione odontoiatrica nel quadro della riforma dello Statuto avviata congiuntamente e proficuamente insieme alla professione medica è un altro nostro obiettivo, a portata di mano, assieme al riconoscimento, attraverso il completamento del percorso parlamentare per la riforma dell’ordinamento professionale, delle peculiari funzioni delle professioni medica e odontoiatrica”. Come dire? Linee-guida per il consolidamento dell’Enpam. Secondo Renzo, “ci sono tutte le condizioni perché il nuovo Statuto rispetti le due componenti che versano contributi, i medici e gli odontoiatri. Abbiamo riscontrato molta correttezza da parte dell’Enpam nell’informazione sulla reale situazione finanziaria e immobiliare. Apprezzata, inoltre, la espressa volontà di esercitare tutti i livelli di controllo e verifica degli atti anche attraverso organi terzi. Così come e’ condivisa la volontà di perseguire in termini legali chiunque abbia provocato o provocherà nocumento all’Ente e porrà a rischio i diritti dei medici ed odontoiatri”.

Oliveti e Malagnino: la crisi finanziaria mondiale ci ha solo sfiorato
Informazione e trasparenza anche nelle relazioni di Oliveti e Malagnino, molto dettagliate, esaustive rispetto a qualsiasi dubbio o a qualsiasi incomprensione, data la natura molto specialistica e tecnica dei bilanci e della finanza. “Ma sulla trasparenza occorre stare attenti –ha precisato Oliveti- perché la trasparenza non può diventare un mito. Se dobbiamo fare un’operazione finanziaria come Fondazione, non possiamo sbandierare ai quattro venti le nostre intenzioni. Questo ci renderebbe più deboli”. Oliveti ha dato indicazioni precise sull’Asset Location Strategy dell’Enpam: “La situazione è solida, non ci sono conti in rosso e l’ammanco di un miliardo è una panzana. Invece il bilancio consuntivo è buono, come sono stati buoni i bilanci a partire dal 1999 in poi, nonostante la crisi finanziaria mondiale degli anni 2007-2008. Abbiamo effettuato investimenti oculati, anche in una situazione nella quale le banche e le agenzie di rating hanno mostrato di avere problemi. Il nostro motto e il nostro modo di agire è: prima la previdenza, poi gli investimenti. Comunque, il problema dei problemi è la rimodulazione dell’equilibrio finanziario sui 30 anni, prima era di 15. Ma anche qui, la politica non può cambiare le regole del gioco quando il gioco è in corso”. Per Malagnino, “era necessario parlare e spiegare la necessità della riforma dello Statuto, dei regolamenti e della rappresentanza in seno alla Fondazione”. Anche Malagnino ha ripreso il tema della sostenibilità a 30 anni: “Ci dobbiamo rendere conto che, dal 2000 al 2011, il mondo è cambiato e tutti dobbiamo fare i conti con la nuova realtà. L’Enpam ha un patrimonio da 11 miliardi con la possibilità di investire 1,5 miliardi. A chi fa gola il patrimonio dell’Enpam, il nostro ‘tesoretto’? Non solo al Governo, ma anche a privati che hanno bisogno di liquidità o di soldi da investire. Ma la nostra attenzione è alta”. Con questi numeri, è evidente che lo tsunami che ha investito l’economia, ma soprattutto la finanza a livello internazionale, ha solo sfiorato l’Enpam, che resta solido nei bilanci e negli investimenti.

Un tappa importante nella lunga marcia degli odontoiatri

Insomma, si va avanti! Al termine delle due giornate, Giuseppe Renzo, ha sintetizzato così la lunga marcia degli odontoiatri per il riconoscimento del ruolo, per l’autonomia e per la rappresentanza: “Noi siamo qui per rafforzare l’Enpam. La professione odontoiatrica, relativamente giovane, avrà tanti pensionati tra venti-trent’anni: vogliamo tutelare proprio questi colleghi. Badate bene che la nostra battaglia per l’autonomia non significa Ordine separato, vuol dire invece riconoscimento di ruoli e di funzioni dell’odontoiatra. Noi qui difendiamo pensioni e soldi dei nostri colleghi e l’Enpam è il nostro ente di previdenza. La nostra azione non è basata sui posti, sulla divisione delle cariche. Affermo con forza che le CAO sono la legittima rappresentanza della categoria. Le associazioni e sindacati sono altre realtà, altrettanto legittime, ma con ruoli diversi e non sovrapponibili al nostro. La scelta del dialogo con tutti la continueremo a praticare, e, dopo questa assemblea, ci sentiamo ancora più forti. Per andare avanti".

Autore: Redazione FNOMCeO

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