La tossicità del gas lacrimogeno

In occasione del Convegno Scientifico Internazionale della Mediterranean scientific Association for Environmental Protection (MESAEP), che si è svolto in Grecia nel settembre 2015, il Prof. Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino ha presentato un articolo che raccoglie i suoi studi sulla tossicità del gas lacrimogeno CS (orto-cloro-benziliden-malononitrile), Toxicity and Health Effects of Ortho-chloro-benzylidene-malononitrile (CS gas).

L’articolo è poi stato pubblicato sulla rivista «Fresenius Environmental Bullettin» ed è oggi disponibile, in open access, sulla piattaforma Research Gate (vedi).

Zucchetti è intervenuto anche come CTP (Consulente Tecnico di Parte) durante il processo "No Tav" del 15 luglio 2014. Nella relazione depositata presso il Tribunale di Torino illustra la composizione chimica del gas CS, utilizzato contro i manifestanti in Val di Susa nel 2011 e negli anni seguenti, ne esplicita l’inquadramento giuridico, e spiega quali sono gli effetti del gas sulla salute dell’uomo e sull’ambiente.

In base alla Legge n. 110 del 18 aprile 1975 (Norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi) il gas CS rientra nelle armi di terza categoria, cioè tra le armi chimiche, e così secondo la Legge n. 185 del 9 luglio 1990 (Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento), che lo include nell’elenco dei materiali di armamento di prima categoria (armi nucleari, biologiche e chimiche). Infine, con il DPR n. 359 del 5 ottobre 1991, il CS entra a far parte dell’equipaggiamento delle forze di polizia tra gli "artifici sfollagente".

La parte più cospicua della relazione è dedicata agli effetti del gas sulla salute dell’uomo e sull’ambiente.
Il gas, anche a bassa concentrazione, ha un’azione irritante che interessa cute, occhi, apparato respiratorio e tratto gastrointestinale. Ma sono gli effetti a lungo termine a destare preoccupazione, soprattutto in relazione all’alta esposizione che, in Val di Susa, ha coinvolto sia manifestanti che agenti.

L’argomento, nell’ultimo articolo di Zucchetti, è aggiornato alla letteratura più recente. 

"Dopo sei anni di studi e osservazioni approfondite – osserva l’autore – non ci discostiamo di un millimetro da quanto hanno concluso il Genova Social Forum, prima, e il Movimento No Tav, dopo: il gas CS è tossico, e può avere effetti a breve e lungo termine assai gravi. Non più soltanto il principio di precauzione ed il buon senso, ma forti evidenze scientifiche, raccomanderebbero di proibirne l’utilizzo contro i civili".

Autore: Redazione FNOMCeO

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