La tutela dell’ambiente è oggi più che mai attuale, la società civile lo riconosce. Anche nella Dichiarazione dell’UNESCO vi è la necessità di proteggere le generazioni future, il loro patrimonio genetico oltre che la biodiversità, la biosfera e tutelare l’ambiente. La responsabilità di questa emergenza ambientale è dell’uomo e l’uomo deve e può porvi rimedio.
La Conferenza Rio+20 nell’ambito della Assemblea delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile organizzata a giugno 2012, mirava, attraverso lo sforzo congiunto da parte dei governi e della società civile, a raggiungere obiettivi comuni per tutelare gli equilibri del Pianeta attraverso un diverso assetto per lo sviluppo sostenibile e globale. Nel recente Meeting Internazionale di Bioetica ecologica “Ambientamente”, ad Isernia si è discusso proprio di come si vuole affrontare il futuro.
Già in passato, a maggio del 2008, a Padova la FNOMCeO si era interessata alle problematiche durante i lavori del Convegno “Ambiente e Salute” al termine del quale, l’ospite, il dottor Maurizio Benato, aveva presentato il Manifesto sulla tutela della salute ambientale, poi approvato dal Consiglio nazionale della Federazione.
È proprio a seguito del Convegno di Isernia che l’Esecutivo della UEMS ha redatto, insieme al vicepresidente della FNOMCeO Benato, lo “UEMS Statement on Environment and Health” . Il documento (che alleghiamo) è stato approvato all’unanimità dalle 21 delegazioni nazionali europee presenti al meeting di Larnaca il 19 ottobre 2012.
Nel documento approvato la UEMS ritiene che la promozione della responsabilità ambientale tra gli operatori sanitari, pazienti e società intera sia uno degli obblighi etici fondamentali dei medici specialisti e di tutti i medici. Il documento conclude invitando i medici specialisti e tutti i medici ad essere attivamente coinvolti nella prevenzione dei problemi ambientali e richiama l’attenzione della società e dei politici alle misure di prevenzione.
Autore: Redazione FNOMCeO