Lauree di area medica: diminuiscono le richieste d’ammissione ai corsi

Report n. 37/2011    

LAUREE DI AREA MEDICA; DIMINUISCONO LE RICHIESTE DI AMMISSIONE AI CORSI

Rallentano per la prima volta le domande per l’ammissione alle lau­ree di area sanitaria. In realtà, quelle per le professioni aumentano meno degli anni precedenti, quelle per Medicina e Odontoia­tria, per la prima volta accorpate, si riducono dello 0,7% rispetto allo scorso anno.

Tuttavia resta altissimo il loro trend di crescita: per Medicina e Odontoiatria si passa dalle 25.302 domande del 1997-1998 alle 98.500 del 2011-2012: +179%, mentre per le professioni dalle 29.225 del 1997 alle 123.632 attuali: +320%. A medicina quindi è ammesso uno studente su dieci circa, mentre sono 1 ogni 4,6 per le professioni. In sostanza la me­tà dei giovani "maturati" nel 2011 punta all’area medica per gli studi universitari.

In Medicina e Chirurgia, non considerando i valori delle Uni­versità non statali dove l’esame di ammissione si è già svolto in date diverse dalle Università pub­bliche e che per questo hanno registrato un alto numero di do­mande (13mila per 581 posti) e relativo rapporto sui posti (Catto­lica con 26, Roma Campus 17,4 e Milano S. Raffaele 22,3), a so­stenere l’esame nelle Università pubbliche sono stati 85mila stu­denti per 8.977 posti a bando nelle 37 Università statali.

Rispetto alla media nazionale tuttavia è spesso molto diversa la concentrazione di concorrenti tra le singole Università. Si va dai valori minimi di 6,2 di Trieste e Verona; 6,6 di Torino e Paler­mo; 6,7 di Genova e Firenze; 7,4 Milano e Ancona; 7,5 Bologna e Napoli e 8 di Perugia. Seguono con 8,5 Roma Sapienza; Bari 10, Cagliari 11, e altre fino ai massi­mi di 12 per Catanzaro; 12,4 Sas­sari; 13,5 Siena e 14,2 per l’Aquila.

Questi valori così alti potreb­bero dipendere dall’orientamen­to degli studenti verso le Università in cui lo scorso anno c’è stato il più basso punteggio per l’ammissione: Sassari 39, Siena e l’Aquila 40, rispetto alla me­dia nazionale di 44 e al valore massimo di 49 per Milano.

E’ questa la “fotografia” tracciata nello studio elaborato dal Dott. Angelo Mastrillo, Coordinatore del Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia Clinica Neurologica dell’Università di Bologna, e pubblicato sul n. 34 del “Sole 24 ore sanità”, in cui al pari di Medicina e Chirurgia vengono analizzate anche le professioni sanitarie,

«Abbiamo bisogno, in media, di 9.000 medici ogni anno – spie­ga Andrea Lenzi, Presidente del Cun (Consiglio Universitario Nazionale) – Da dieci anni gli immatri­colati a medicina sono in media 7.500 e arrivano alla laurea in 6.500, circa l’85%. Oggi il nume­ro dei medici supera ancora la media Ocse, ma a breve la situa­zione potrebbe cambiare ed è ne­cessario aumentare Ie immatrico­lazioni. Con i circa 9mila imma­tricolati di questa tornata possiamo prevedere, nel 2017, 8mila laureati. L’università italiana ha il potenziale formativo per acco­gliere 11mila immatricolati che garantirebbero 10mila medici l’anno, necessari per essere a regime nel 2018».

Roma 26/09/2011

Autore: Redazione FNOMCeO

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