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L’autorizzazione per l’apertura degli studi odontoiatrici nella prospettiva storica : il contributo della FNOMCeO

Il tema dell’autorizzazione per l’apertura degli studi odontoiatrici ha ormai una storia lunga considerato che il primo dato normativo è contenuto nel testounico delle leggi sanitarie che risale al 1934.

Per lungo tempo in relazione a questa norma si credeva che soltanto i laboratori fossero soggetti all’autorizzazione per l’apertura; mentre gli studi monoprofessionali ne erano certamente esentati.

Questa situazione comportò molti interventi sia della giurisprudenza sia della dottrina volti a chiarire la distinzione fra le due strutture prevalse il concetto che l’ambulatorio doveva ritenersi una struttura in cui gli aspetti organizzativi, strumentali e di mezzi assumevano maggiore rilevanza ed una propria individualità rispetto a quella dei sanitari che vi prestavano la loro opera professionale.

Successivamente sono intervenuti varie normative che nel corso del tempo hanno modificato la situazione.

In particolare non può dimenticarsi che l’art. 8 ter del DLGS 502/92 e successive modificazione ha chiarito: l’autorizzazione all’esercizio di attività sanitaria è, altresì, richiesta per gli studi odontoiatrici, medici e di altre professioni sanitarie, ove attrezzati pererogare prestazioni di chirurgia ambulatoriale, ovvero procedure diagnostiche e terapeutiche di particolare complessità o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente, individuati ai sensi del comma 4, nonché per le strutture esclusivamente dedicate ad attività diagnostiche, svolte anche a favore di soggetti terzi.

La questione non è però risolta considerato che le Regioni, cui spetta dare attuazione a questa normativa, l’hanno interpretata spesso in modo difforme creando una situazione di confusione e di incertezza del diritto.

L’ultimo passaggio della vicende concerne l’attivazione di un tavolo presso il Ministero della Salute cui partecipano anche i rappresentanti della CAO Nazionale che halo scopo di "costruire" delle linee comuni di indirizzo che consentano finalmente di pervenire ad una regolamentazione uniforme su tutto il territorio nazionale nell’interesse per prima cosa, dei cittadini ma anche per garantire la necessaria serenità ai professionisti impegnati nella loro delicata attività.

Dott. Marco Poladas 

Autore: Redazione FNOMCeO

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