A Bari, come ogni anno a settembre, si ripete l’appuntamento con la Formazione post laurea del Medico.
Presso l’auditorium “Bonomo” dell’OMCeO Bari in via Capruzzi 184, nei giorni 14 e 15 settembre, i maggiori esperti nazionali in materia di Formazione porteranno i progressi e le novità del settore.
Abbiamo raggiunto Franco Lavalle, Vicepresidente dell’Omceo Bari, per chiedergli quali siano le sue maggiori aspettative per questo importante appuntamento.
“Il Convegno di quest’anno, ormai alla quarta edizione, rappresenta un importante test di valutazione su come sta procedendo la formazione ECM in generale, essendo già giunti al giro di boa del triennio 2017-2019” dichiara Lavalle. “Si potrebbe, in questa occasione, tracciare un bilancio che evidenzi se l’introduzione del dossier formativo, personale e di gruppo, sia stato uno strumento utilizzato dai professionisti e se ne sono state comprese le finalità di formazione dedicata al singolo operatore. Finita la fase per così dire sperimentale dei precedenti, il triennio attuale mette a dura prova il professionista perché stressa l’obbligatorietà dell’aggiornamento e lo costringe a mettersi in pari per debiti formativi pregressi entro la fine di quest’anno.”
In merito al Convegno, oltre a mettere in risalto i ruoli delle Istituzioni dedicate quali Commissione ECM, Osservatorio, Cogeaps, e a fornire un ripasso della normativa, utile sarà il confronto sulla laurea abilitante e sulle proposte per ottimizzare il corso di studio universitario; senza perdere di vista le ricadute in termini di lavoro e giurisprudenziali per il medico adeguatamente formato.
Un passaggio importante sarà rappresentato dal dibattito sulla rivalidazione delle competenze professionali che prenderà lo spunto da una proposta congiunta che centro Studi ed Area della Formazione della Fnomceo hanno predisposto, e che sarà presentata per la prima volta a Bari. Si tratta di un modello digitalico attraverso il quale ogni medico e odontoiatra – ma può valere per ogni professionista sanitario – immettendo i propri dati derivanti dall’esame di tre ambiti specifici, (curriculare, conoscenze acquisite e professionale) potrà alla fine verificare se quanto riportato fa dello stesso medico un professionista rivalidato.
Il modello predisposto vuole essere uno stimolo ulteriore per il professionista a colmare eventuali “gap” presenti nel proprio percorso professionale. Per tale motivo è proposto su base volontaria e non sanzionatoria.
“La nostra idea è che trattasi di un modello che potrebbe invogliare il medico al miglioramento continuo perché, avendo un metro di misurazione delle performances più vicino alla quotidianità professionale, potrebbe risultare più gradito. Come sempre l’Omceo di Bari sarà ben lieta di accogliere tutti i colleghi italiani che vorranno portare il loro contributo alla discussione per migliorare sempre di più la manifestazione e per proporre nuovi argomenti da utilizzare negli eventi futuri.”
Autore: Redazione