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Le conclusioni della Giornata antiviolenza a Bari

‘Basta con la violenza! Questo grido possa arrivare a chi ha il potere di darci una mano!’ Con tutti gli ospiti del teatro Royal di Bari in piedi a urlare ‘basta!’, vestiti con la bella maglietta offerta dall’Ordine dei Medici che strillava che ‘Il nemico è la malattia, non il medico”, si è conclusa ieri pomeriggio la ‘Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari’.

Una giornata intensa, iniziata con l’incontro, presso il Palazzo della Provincia, dell’Esecutivo della Fnomceo al gran completo (presenti il Presidente Filippo Anelli, il Vicepresidente Giovanni Leoni, il Segretario Roberto Monaco, il Tesoriere Gianluigi D’Agostino, il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Raffaele Iandolo) con i Presidenti e i Consigli Direttivi degli Ordini della Puglia. Al centro del dibattito, le questioni più ‘calde’ che riguardano la Professione: le iniziative contro la violenza, appunto; e poi, la formazione post lauream, l’Ecm, la privacy. Come filo conduttore la necessità, ineludibile, di rilanciare il ruolo del medico.

“La questione dei vaccini – ha affermato Anelli – è sintomo di una frattura tra scienza e società, di una perdita di fiducia nella scienza e nelle istituzioni”.

“L’autorevolezza, che è stata erosa dal processo di aziendalizzazione della sanità – ha continuato – si riconquista interpretando bene il nostro ruolo, quel ruolo che la Costituzione ci assegna di garanti del diritto fondamentale alla tutela della salute”.

“In un Paese libero e democratico – ha ribadito – il diritto alla Salute non può essere subordinato agli interessi del Governo. Noi non siamo, non saremo mai, i medici dello Stato, siamo i medici del cittadino. Lo Stato deve garantire il diritto alla Salute, non appropriarsene.”.

Un sistema sanità con al centro il medico e il cittadino, dunque, tema ricorrente anche del successivo dibattito al Teatro Royal, dove è stata celebrata la Giornata in memoria delle vittime della violenza.

Tra i momenti più toccanti e significativi, la testimonianza di due medici vittime di violenza, le dottoresse Ombretta Silecchia, di Bari, e Serafina Strano, di Trecastagni in provincia di Catania, sul palco insieme a Vito Calabrese, marito di Paola Labriola.

“Quando ho sentito il tuo intervento in parlamento mi sono emozionato – ha

confessato Anelli rivolto alla Strano, vittima di una terribile violenza mentre svolgeva il suo turno di guardia medica -. Sei una donna volitiva, forte. Sei l’emblema della nostra forza, del nostro coraggio, della nostra battaglia perché ciò che è accaduto a te non debba succedere mai più”.

“Il punto debole è l’isolamento – hanno evidenziato le due dottoresse. – Noi siamo vittime di quella che il Vicepresidente Leoni ha definito violenza premeditata”.

“Le soluzioni non possono essere quelle che ci sono state proposte – ha dettagliato Ombretta Silecchia, citando il caso dei dispostivi di allarme collegati a istituti di vigilanza a 20 km di distanza.

“Toglierci da questa condizione di solitudine e di isolamento è un passo difficile ma necessario” ha concluso.

Altro momento importante, la Tavola Rotonda, durante la quale il Vicepresidente Fnomceo Giovanni Leoni, il Segretario nazionale Fimmg Silvestro Scotti, la Presidente della Fnopi Barbara Mangiacavalli, quella di Federsanità Anci Tiziana Frittella, e il Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Puglia, Antonio Di Gioia, hanno evidenziato, in piena sintonia di intenti, la necessità di interventi concreti.

“Molti colleghi non verranno questa sera, non perché non vogliano ricordare Paola e gli altri colleghi vittime di violenza, ma perché hanno detto basta alle celebrazioni. È il momento di fatti concreti” ha esordito Anelli. Che ha sintetizzato le numerose iniziative messe in campo in questi mesi dal nuovo Comitato Centrale Fnomceo: l’attività di comunicazione, la formazione, il sostegno alle proposte di legge in materia, il monitoraggio del fenomeno tramite la somministrazione di un questionario a tutti i medici italiani.

Anelli ha poi presentato la nuova campagna dell’Ordine dei Medici di Bari, che mette in evidenza – con l’obiettivo di disinnescare l’aggressività – come i medici salvino vite.

“Noi medici non saremo mai controparte dei nostri pazienti. Noi medici siamo sempre dalla parte della gente, anche quando la gente ci usa violenza” ha commentato Anelli.

Alla fine, conclusione in musica con il tradizionale concerto in memoria di Paola Labriola. Quest’anno, a coinvolgere il pubblico sono stati il Maestro Vito Andrea Morra con l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari e le voci soliste Luciana Negroponte, Francesca Leone, Patty Lomuscio e Giuseppe Delre, che hanno dato vita al concerto “Meraviglioso Mimmo”, che ha riproposto i successi di Domenico Modugno. E sulle note di “Volare”, con il Direttore Morra che indossava la maglietta contro la violenza e tutto il teatro che accompagnava i cantanti, la giornata si è conclusa.

A cura dell’Ufficio Stampa Fnomceo

Autore: Redazione

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