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Le dieci priorità per la ricerca sul diabete di tipo 2

Nel mondo 346 milioni di persone vivono con il diabete, 52 milioni risiedono all’interno della regione europea. Secondo i numeri del Progetto cuore dell’Istituto superiore di sanità è diabetico il 10 per cento della popolazione maschile italiana e il 7 per cento di quella femminile. La prevalenza di questa malattia è in crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione e ancor di più a causa della diffusione delle condizioni di rischio che sono per lo più fattori modificabili: obesità, sovrappeso, sedentarietà. Sul Lancet Diabetes & Endocrinology la James Lind Alliance richiama l’attenzione su questa emergenza assistenziale, dagli alti costi socio-sanitari, pubblicando un manifesto con le 10 priorità della ricerca per una gestione di alta qualità del diabete centrata sul paziente e sul suo coinvolgimento del pubblico.
Al primo posto la James Lind Alliance mette la ricerca per capire se malattia del diabete di tipo 2 è curabile: serve trovare la strada migliore per raggiungere questo obiettivo e capire se c’è uno stadio oltre il quale la reversibilità diventa impossibile. La seconda priorità è come identificare i pazienti diabetici ad alto rischio e come aiutarli per prevenire lo sviluppo della malattia cronica. Strettamente collegato a questo è il terzo punto del manifesto sulla necessità di trovare il modo migliore di coinvolgere il paziente per una efficace autogestione della malattia.
Gli altri filoni di ricerca da mettere in agenda riguardano l’influenza dello stress e dell’ansia nella gestione del diabete di tipo 2, il supporto dei pazienti per cambiare in meglio il loro stile di vita, la progressione della malattia e come riuscire a rallentarla, lo studio dell’attività sportiva come alternativa alla terapia farmacologica, le cause dei danni neurologici associati al diabete e come prevenirli e come trattarli. E ancora come utilizzare al meglio il supporto sociale e psicologico dei pazienti diabetici e come rispondere ai lori bisogni individuali. Decima e ultima priorità riguarda una delle note dolenti per il paziente diabetico, e cioè la dieta: una parte della ricerca dovrebbe essere finalizzata a identificare il ruolo dei grassi, dei carboidrati e delle proteine nella gestione della malattia diabetica tra rischi e benefici.

A cura del Pensiero Scientifico Editore per www.torinomedica.com   (Audio in Rete)


Fonti

http://www.epicentro.iss.it/problemi/diabete/epid.asp
http://www.thelancet.com/journals/landia/article/PIIS2213-8587(17)30324-8/fulltext

Autore: Redazione FNOMCeO

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